"Un grande uomo, un grande artista": l'ultimo saluto all'italiano Toto Cutugno
24 agosto 2023, ore 14:33
Nella mattinata di oggi i funerali del cantante scomparso dopo una lunga malattia a Milano. Tanti volti della televisione presenti
L'ultimo saluto a Toto Cutugno a Milano. I funerali si sono svolti nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, lo stesso luogo dove si era sposato il 4 ottobre 1971. Sono arrivati tantissimi volti della televisione e della musica, tra i presenti anche Gianni Morandi, Pupo, Fausto Leali, Peppe Vessicchio e Mario Lavezzi. E poi la gente, il pubblico che ha sempre amato l'indimenticabile "italiano vero". Ad accogliere la bara un lungo applauso e le sue canzoni suonate da una fisarmonica. Molti hanno intonato L'italiano, il brano che tutti amano, conosciuto ovunque. In prima fila nei banchi, la moglie Carla, il figlio Nicola, e poi i nipoti che hanno ricevuto l'abbraccio di centinaia di persone.
"Ha lasciato il segno nel mondo, il segno della bellezza delle sue composizioni e della bontà di scelte che non tutti hanno capito", ha detto il sacerdote nel corso dell'omelia. Tantissima commozione e lunghi applausi per Toto, l'italiano per antonomasia che il pubblico ha sempre amato. "Un grande uomo, un grande amico, un grande artista", ha ricordato Pupo che è arrivato in chiese insieme a Gianni Morandi.
IL FERETRO LASCIA LA BASILICA
Il feretro lascia la Basilia sulle note di 'Quanti cuori', che cantano tutti i presenti. Scoppia un lungo applauso. I fan di Toto, morto dopo una lunga malattia ad 80 anni, non trattengono le lacrime. C'è chi canta L'italiano, chi altri successi dell'artista che non verrà mai dimenticato dal pubblico. Don Gianluigi Panzeri ricorda nella sua omelia la grandezza umana di Toto Cutugno e legge alcuni messaggi dei fan, della sua gente. Quella a cui era sempre stato legato. "Ciao Toto silenzioso abitante della nostra zona, vicino di casa di cui eravamo fieri", scrive un anonimo fan.LA GRANDEZZA DI TOTO CUTUGNO SECONDO BAUDO
"Sono addolorato, Toto Cutugno era una persona buona. Una perdita troppo grande per me, sono addolorato. Una grande perdita per tutti gli italiani e per chi ama la musica. Sembrava scontroso, invece era chiuso perché era malinconico non triste”, così Pippo Baudo, a Non Stop News, commenta il dolore che ha colpito tutti dopo la morte di Cutugno. “A quel Sanremo del 1983 capii subito che l’italiano sarebbe diventato un successo internazionale", conclude Baudo.