Un libro per l'estate: Se i gatti scomparissero dal mondo di Genki Kawamura, una favola per tutti
Un libro per l'estate: Se i gatti scomparissero dal mondo di Genki Kawamura, una favola per tutti
25 luglio 2023, ore 10:00
Cosa daresti al diavolo per vivere anche un solo giorno in più?
Se i gatti scomparissero dal mondo
Secondo The weekly, Se i gatti scomparissero dal mondo è un libro che si legge velocemente, ma che resta con noi per tutta la vita. Ed è l'assoluta verità. Il romanzo di Genki Kawamura, famosissimo in Giappone e riscoperto recentemente anche in Italia nella traduzione Einaudi, è una favola più per grandi che per piccini. Una fiaba che ci porta a interrogarci sul senso della vita e, soprattutto, su quali siano le cose assolutamente indispensabili. Il protagonista è un giovane portalettere, che ha come unico compagno di vita il gatto Cavolo. Un giorno scopre di essere malato gravemente e nella sua casa si presenta il Diavolo in persona.
Il patto con il Diavolo
Il gioco è semplice: un giorno di vita in più per ogni cosa che il protagonista accetta di far scomparire dal mondo. Sembra semplice, ma non lo è per niente. A cosa siamo disposti a rinunciare? Ai nostri cellulari? Agli orologi? Ai gatti? Le opzioni che ha di fronte dilaniano la coscienza del portalettere, che scrive il libro sotto forma di lettera a una persona che non frequenta da tempo. E così nella mente di chi sta per lasciare la vita terrena, si affollano ricordi, sensazioni, persone e rapporti lasciati in un altro tempo e in un altro luogo. Soprattutto, chi sa di avere il tempo limitato si interroga sul senso della vita e della mortalità, così granitica e certa, ma di cui forse non riusciamo pienamente ad accettare l'esistenza.
Una settimana particolare
"Quello che sto per scriverti mi è accaduto negli ultimi sette giorni. Sette giorni a dir poco pazzeschi. Ah, dimenticavo: tra non molto morirò. Dunque, come e perché siamo arrivati a questo punto? È esattamente quello che sto per raccontarti. Sarà una lettera molto lunga, ti avviso. Però vorrei che mi seguissi fino alla fine. Anche perché questa è la prima e l'ultima volta che scrivo una lettera indirizzata a te. Sarà il mio testamento.". E' proprio la volontà del protagonista di lasciare un testamento che ci consente di entrare in una settimana della sua vita, forse l'ultima. E' commovente prendere per mano il giovane postino e attraversare con lui la landa desolata del dolore e della mancanza di speranza. Diventa così semplice immedesimarsi nella sua vita e chiederci: qual è la prima cosa a cui rinuncerei? Lo farei un patto con il diavolo?