28 febbraio 2020, ore 20:00
Alcuni studiosi hanno scoperto, inoltre, un piccolo asteroide che gravita intorno alla Terra
Non una stella cometa, ma un asteroide roccioso
“Un meteorite ha attraversato il cielo ed è caduto nell’Adriatico”. È ciò che molte persone hanno visto e raccontato stamattina. Sembrava una stella cometa in pieno giorno, in realtà era un piccolo asteroide roccioso esploso sul Nord Italia lasciando scie luminose. Il pezzo di roccia di pochi chili di peso che si “brucia” nell’attraversare l’atmosfera terrestre ad altissima velocità, secondo alcune ricostruzioni si sarebbe schiantato sulla superficie, finendo poi nel Mar Adriatico. Il bagliore del bolide è stato segnalato da alcuni aerei in volo e gli avvistamenti riguardano un’estesa area tra Friuli, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. È stato confermato dal coordinatore nazionale di Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), Daniele Gardiol. “Abbiamo ricevuto questa mattina tantissime segnalazioni amatoriali, da Trieste alle regioni dell’Italia centrale, sul sito di Prisma con pubblicazioni di video che mostrano una scia luminosa. Noi non ci siamo ancora allertati per fare i calcoli precisi sulla traiettoria, perché ci servono ulteriori dati”, ha affermato. Inoltre, sulla base delle immagini e dei video ricevuti, “si capisce che il bolide, cioè la scia luminosa, è stata generata da un piccolo asteroide, molto probabilmente roccioso perché è esploso”, ha spiegato.
L'Istituto Nazionale di Astrofisica, inoltre, ha preso in esame tutte le segnalazioni. Dopo averle esaminate, nell'arco di pochi giorni confermerà e spiegherà nel dettaglio la natura del bolide.
Un piccolo asteroide vicino al nostro Pianeta
Inoltre, alcuni ricercatori dell’Università dell’Arizona, che monitorano i piccoli corpi nello spazio, hanno scoperto che intorno alla Terra gravita un piccolo asteroide. Si chiama 2020 CD3, ha una dimensione di tre metri ed è stato catturato dalla forza di gravità del nostro pianeta. “Sarebbe il secondo caso di satellite acquisito dal nostro pianeta”, ha affermato Grigori Fedorets, ricercatore presso la Queen's University di Belfast, nel Regno Unito. “Il primo è stato RH120, che ha orbitato attorno alla Terra dal settembre 2006 al giugno 2007 per poi liberarsi dall’attrazione gravitazionale e allontanarsi.” Il ricercatore, inoltre, ha spiegato che "il corpo percorre un’orbita ampia ed ellittica, ma non stabile, quindi presto si allontanerà dalla Terra. Mentre parliamo sta già aumentando la sua distanza dal sistema Terra-Luna. Esistono però diverse simulazioni per la sua traiettoria e non tutti gli esperti concordano su quel periodo. Avremo bisogno di più osservazioni per prevedere con precisione il destino della nostra mini-luna e anche per confermare che si tratti di un satellite naturale e non un detrito spaziale”.