Un piccolo passo per l'uomo, un passo gigante per l'umanità. 54 anni fa lo sbarco dell'uomo sulla Luna
Un piccolo passo per l'uomo, un passo gigante per l'umanità. 54 anni fa lo sbarco dell'uomo sulla Luna Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 luglio 2023, ore 08:00
Neil Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare. E' stato uno degli avvenimenti più significativi del secolo scorso. Oggi si celebra il 54esimo anniversario. E nel futuro prossimo potrebbero ripartire le missioni lunari
TUTTI CON IL NASO ALL'INSU
Sono passati 54 anni. Ma chi ha vissuto quelle ore se le ricorda benissimo. L’Italia, come il resto del mondo, passò la notte incollata alla televisione. Lo sbarco dell’uomo sulla luna venne raccontato da un giovane Tito Stagno, con Ruggiero Orlando collegato dagli Stati Uniti. E’ entrato nella storia il loro piccolo battibecco in onda nel momento cruciale della diretta, quello dell’allunaggio: “Hanno toccato!” annunciò entusiasta Tito Stagno; “No, non hanno ancora toccato” replicò Orlando, mentre Stagno scuoteva la testa infastidito. L’emozione quella notte non risparmiò nessuno, nemmeno alla radio dove la missione dell’Apollo 11 venne raccontata dal cantore delle imprese sportive Enrico Ameri, insieme a Italo Gagliano e a Luca Liguori.
LA CORSA VERSO LO SPAZIO
L’idea di mandare un uomo sulla Luna era sorta una decina d’anni prima. Era l’epoca della Guerra Fredda, della rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Il 25 maggio 1961 il presidente Kennedy annunciò al Congresso il progetto di portare un equipaggio umano sulla Luna entro la fine del decennio. Il progetto avrebbe avuto costi esorbitanti, ma gli Stati Uniti avevano bisogno di riaffermare il loro prestigio. Nel precedente mese di aprile, infatti, erano stati umiliati dal fallimento dell’invasione di Cuba, organizzata dalla CIA per rovesciare il regime di Fidel Castro, e dal successo dell’URSS nell’invio del primo uomo nello spazio. La marcia di avvicinamento non fu semplice, ma l’obiettivo venne raggiunto.
ASTRONAUTI EROI
In occasione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, la Nasa mise in esposizione a Washington la navicella con la quale venne effettuata l’impresa. Vederla da vicino è stato impressionante. Si deve tener presente che la tecnologia non era quella di adesso, tutto dava una idea di grande precarietà, la navicella sembrava quasi un giocattolo, uno strumento di scena di quelli usati per i telefilm di Star Trek. Pensare che lì dentro ci fossero uomini e che abbiano attraversato lo spazio per arrivare fino alla luna pareva davvero incredibile. Il 20 luglio 1969 alle 4.57 ora italiana, Neil Amstrong e Buzz Aldrin, due dei tre astronauti della missione Apollo 11, muovono i primi passi sul suolo lunare. E’ entrata la storia la frase di Armstrong, mentre quasi rimbalza sul suolo lunare per l’assenza di gravità: “Questo è un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.
IL FUTURO NELLO SPAZIO
L’ultima missione spaziale verso la luna è del dicembre 1972, con la missione Apollo 17. In seguito il governo degli Stati Uniti ha chiuso il costoso progetto e ha ridimensionato i finanziamenti. Gli astronauti non si sono più spinti oltre i 400 km di distanza dal nostro pianeta. La Nasa, agenzia spaziale americana, ha annunciato il prossimo ritorno dell’uomo sulla luna a partire dal 2026. Ad oggi la passeggiata del 1969, rimane uno degli eventi più significativi della storia del Novecento.