02 aprile 2023, ore 12:35
Il terzo appuntamento del Mondiale F1 in Australia è stato vinto da Verstappen, eppure a far discutere non sarà il podio ma le dinamiche della corsa: quattro partenze, tre bandiere rosse e 3 ore di gara.
È successo di tutto. Una frase semplice e banale che in questo caso racchiude quanto è accaduto a Melbourne per il GP d’Australia. Una gara infinita (3 ore) con quattro partenze e protagonisti la Safety Car, le bandiere rosse e diversi incidenti. A completare il quadro già complesso, anche una penalità a Sainz che è costata allo spagnolo della Ferrari il dodicesimo posto. Nella bagarre è riuscito a spuntarla Verstappen, seguito da Hamilton e Alonso. Mai nella storia della F1 tre bandiere rosse in un solo gran premio con un ultimo giro "passerella" deciso dai commissari che fa e farà discutere con reclami e ricorsi che sono già pronti per essere discussi.
LE TRE BANDIERE ROSSE
La prima bandiera rossa è servita a ripulire la pista dalla ghiaia smossa da Alexander Albon, la seconda è scattara a causa dello pneumatico perso da Kevin Magnussen, ad appena due giri dalla fine. La terza (la più discussa) è arrivata quando sembrava ormai tutto finito: con l'ultima ripartenza sono arrivati altri incidenti (tra cui il contatto tra Carlos Sainz e Fernando Alonso).
LA VITTORIA DI VERSTAPPEN
Max Verstappen si gode il successo in Australia al termine di un GP folle: "La partenza è stata pessima. Al primo giro sono stato cauto perché avevo tanto da perdere, più di quanto avessi da guadagnare. Il passo della macchina però era veloce e si è visto da subito. Le bandiere rosse? Forse la prima volta ci poteva stare, ma la seconda proprio non l’ho capita. Poi tutto è stato un gran caos, ma siamo riusciti a sopravvivere. Avevamo un bel passo e abbiamo vinto, il che ovviamente è la cosa più importante".
FERRARI
Gara da dimenticare per il cavallino. Charles Leclerc subito out in curva 3, il pilota monegasco finisce sulla ghiaia dopo un contatto con Lance Stroll. Dopo l’ultima bandiera rossa, invece, la sfortuna ha colpito l’altra Ferrari, quella di Sainz. Lo spagnolo colpisce il connazionale Alonso alla posteriore destra e viene punito con una penalità che lo fa scivolare dal quarto al dodicesimo post. Furioso il pilota a fine gara: "Sento che me l'hanno rubata, preferisco non parlare".