16 ottobre 2018, ore 15:20 , agg. alle 16:26
Retromarcia del governo dopo l’annuncio al termine del Consiglio dei Ministri
Nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi sul varo della manovra 2019, il governo aveva annunciato l’abolizione del numero chiuso alla facoltà di Medicina, così da permettere “a tutti di poter accedere agli studi”. Immediate e non prive di sorpresa le reazioni del mondo politico, anche all’interno dello stesso governo: “Sarò franco. Non mi risulta” ha risposto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. In una nota congiunta, Bussetti e la collega del ministero della Salute, Giulia Grillo, hanno fatto sapere di aver chiesto durante il Consiglio dei ministri, “di aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per Medicina. E’ un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il governo intende onorare”. Nella tarda mattinata la parziale retromarcia della Presidenza del Consiglio che precisa che l’abolizione del numero chiuso non verrà attuata subito ma soltanto in futuro. In un secondo comunicato si legge che “si tratta di un obiettivo politico di medio termine per il quale si avvierà un confronto tecnico con i ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso".