Non solo Cambridge e Oxford, ma anche tante eccellenze italiane. Il nostro Paese è la settima nazione al mondo per qualità delle università, secondo la classifica stilata dal britannico Qs World University Ranking by subject. Una buona notizia per il nostro sistema, che nonostante alcune criticità, che restano, mostra segni di miglioramento.
I CRITERI
La classifica compara le prestazioni di 15.200 programmi universitari individuali frequentati da studenti di oltre 15.700 università in 93 Paesi e prende in considerazione la reputazione accademica, quella tra le aziende basata sull'opinione di
recruiter, l’impatto delle pubblicazioni. La performance degli atenei italiani cresce complessivamente del 6.8%, con 56 università che ottengono 530 piazzamenti nelle 54 discipline accademiche che compongono la classifica.
LE 56 ITALIANE
L'Italia non solo si piazza bene ma vanta anche un primato mondiale: quello dell’
Università La Sapienza di Roma, che si conferma per il terzo anno consecutivo la migliore per Studi Classici e Storia Antica. Seguono l'
Alma Mater Studiorum di Bologna e l'
Università di Padova. Ma fanno bene anche, tra le altre, il
Politecnico di Milano in Architettura e Design e Ingegneria, la
Bocconi in Economia, Marketing e Finanza, la
Normale di Pisa in studi classici, la
Luiss in Scienze Politiche.
LE MIGLIORI AL MONDO
Su un piano internazionale, al primo posto si confermano gli Stati Uniti, con 32 materie, tra cui spicca l'Università di
Harvard prima in quattordici materie, due in più rispetto all'anno scorso. Bene anche il Regno Unito in cima a 15 classifiche, con Oxford e Cambridge in testa rispettivamente in quattro e due materie. Quanto all'Europa, la migliore università continentale è l
'EHT Zurich, il Politecnico di Zurigo, che ottiene il primo posto in 3 materie. Da segnalare anche l'Università del Cile, che raggiunge la posizione più alta nell'America Latina. La Cina continentale raggiunge il secondo maggior numero di materie e il quinto numero più alto di programmi top-50. Continua invece il declino del Giappone, con il 43% delle università che scendono in classifica.