Usa, che fine hanno fatto i codici nucleari ? Il "nuclear football" ora è sotto il controllo di Biden
Usa, che fine hanno fatto i codici nucleari ? Il "nuclear football" ora è sotto il controllo di Biden
21 gennaio 2021, ore 18:30 , agg. alle 09:10
Per la prima volta nella storia il passaggio della valigetta con i codici nucleari non è avvenuto, ma Biden ha un nuovo codice abilitato, quello di Trump è stato disattivato con un timer
Biden, dalle 12 di mercoledì 20 gennaio può disporre dell’arsenale nucleare americano
Uno degli aspetti più inquietanti di questo singolare Inauguration Day è che il passaggio dei codici nucleari da un presidente all’altro è stato molto più complesso rispetto alle scorse volte. Questo perché il presidente Donald Trump ha voluto partecipare all'inaugurazione del presidente eletto Joe Biden. Negli scorsi passaggi tra un presidente e l'altro, il trasferimento dell'autorità nucleare era gestito in silenzio, dietro le quinte, durante lo stesso evento di inaugurazione. Ora Biden o il cosiddetto "designate survivor"; c’è n'è più di uno, a partire dal vicepresidente, possono ordinare il lancio di armi nucleari, per distruggere una minaccia per gli Stati Uniti o per rispondere a un attacco nucleare a sorpresa.
Una valigetta nelle mani di Trump, la nuova per Joe Biden
Le immagini hanno mostrato Trump con la sua valigetta, Biden con una identica. Un timer ha svolto il passaggio a distanza. La procedura, in realtà, richiedeva solo un momento. La valigetta si chiama "football", ovvero "pallone", perché originariamente doveva mettere in atto il piano "dropkick", traducibile come "calcio d'inizio", così come vengono cominciate le partite di Football americano.
Nel pallone un cellulare con protezione totale
Riviste specializzate in sicurezza spiegano cosa è e come funziona la valigetta. Il "pallone" contiene un telefono cellulare ultra-protetto fornito dall'Agenzia di Sicurezza Nazionale. Al presidente viene anche consegnata, separatamente, una carta laminata nota come "The Biscuit", che ha su stampato un codice di autenticazione. In caso di emergenza, il presidente compone il numero del National Military Command Center, sempre attivo al Pentagono, legge il codice di autenticazione per confermare la sua identità, quindi spiega quale opzione di attacco vuole sia eseguita. Il processo è progettato per essere veloce ed efficiente, con lanci nucleari effettuati entro cinque minuti dalla presa del telefono da parte del presidente. Un sistema discusso, ancora di più nell’era Trump. Il sistema, che privilegia la velocità, creato durante la prima fase della Guerra Fredda ha ricevuto molte critiche negli ultimi anni, da parte di esperti e politici, che vorrebbero invece maggiore ponderazione prima di mettere in azione gli ordigni nucleari nucleari statunitensi. Sul tavolo del nuovo presidente Biden ci sono infatti già proposte di riforma del sistema.