Usa, le sparano mentre è incinta, accusata di omicidio
Usa, le sparano mentre è incinta, accusata di omicidio
28 giugno 2019, ore 20:00
E' uno degli effetti dell'approvazione della legge che vieterà, a partire dal prossimo novembre, l'aborto nello stato dell'Alabama, salvo rarissimi casi
Colpita alla pancia dai proiettili sparati da un'altra donna durante una lite di fronte ad un negozio, Marsha Jones è stata incriminata in Alabama per omicidio colposo per aver perso il feto di cinque mesi che portava in grembo. La decisione del grand jury della contea di Jefferson è uno dei primi, scioccanti, effetti dell'approvazione della legge che praticamente vieterà a partire dal prossimo novembre l'aborto nello stato salvo rarissimi casi. La 27enne afroamericana è stata arrestata ed è stata fissata una cauzione di 50mila dollari per il suo rilascio. Mentre, secondo i media locali, il grand jury non avrebbe ritenuto sufficienti le prove per incriminare la donna accusata di aver sparato, la 23enne Ebony Jemison che è stata rilasciata. L'accusa ha giustificato l'incriminazione di Jones sostenendo che sarebbe stata lei ad iniziare la lite, avvenuta lo scorso dicembre, che si è conclusa con il suo ferimento. "L'inchiesta ha mostrato che l'unica vera vittima è stato il bambino non nato: è stata sua madre ad iniziare ed a continuare la lite che si è conclusa con la sua morte", ha detto il capo della polizia Danny Reid. Oltre ad aver approvato la nuova legge anti-aborto, l'Alabama è uno dei 38 stati che ha leggi che riconoscono il feto come potenziale vittima di omicidio. La sentenza ha provocato le proteste dei gruppi che difendono i diritti delle donne: "Marsha Jones è stata incriminata per aver perso il bambino dopo essere stata colpita alla pancia da cinque proiettili, la donna che ha sparato è libera" ha scritto il gruppo pro aborto dell'Alabama, Yellowhammer Fund, annunciando che darà assistenza legale alla donna.