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Usa, pubblicati i documenti sull’assassinio di Kennedy

Usa, pubblicati i documenti sull’assassinio di Kennedy

Usa, pubblicati i documenti sull’assassinio di Kennedy Photo Credit: Agenziafotogramma.it


Dopo l’ordine esecutivo del presidente Trump, di fine gennaio, di desecretare tutti i documenti relativi all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, i nuovi 1123 documenti in questione sono stati pubblicati senza censura.

La pubblicazione mostra, infatti, alcune informazioni precedentemente oscurate.
Secondo i ricercatori, non ci sarebbero nuove rivelazioni che permettano di contraddire la versione ufficiale, secondo cui Lee Harvey Oswald –nel 1963, a Dallas- agì da solo nell'omicidio, ma ci vorrà del tempo per esaminare la totalità dei file.
In tanti ritengono che molti documenti siano stati tenuti nascosti non per le informazioni clamorose sul delitto, ma piuttosto per proteggere fonti e metodi di intelligence, tuttavia l'uccisione di JfK rimane un'ossessione nella storia e nell'immaginario collettivo degli Usa. La maggioranza degli americani crede ancora a una cospirazione.

Teorie complottiste e risonanza mediatica

L’assassinio, oltre a dare adito a moltissime teorie complottiste, ebbe grandissima risonanza mediatica anche perché si verificò durante un corteo presidenziale, sotto gli occhi delle persone presenti per salutare ed acclamare il presidente. Divenne celebre il filmato girato da Abraham Zapruder, che era l'unica sequenza video dell'omicidio del presidente, e che costituì una prova fondamentale per ricostruire la dinamica dell'assassinio.
Nonostante ciò, nel corso dei decenni, numerosi interrogativi furono sollevati sulla dinamica dell'attentato e sulla reale identità dell'autore.
Ancora oggi, un sondaggio effettuato dall'istituto Gallup, sottolinea che il 65% degli americani è convinto che ad agire contro il presidente non sia stata una sola persona, ma che si sia trattato di una cospirazione ad opera del governo americano.
Così come il ministro della sanità Robert Kennedy jr., figlio di Robert Kennedy e nipote di John F. Kennedy, che ha sempre pensato a un coinvolgimento della Cia.
Tanti anche i libri e i film, come “JfK” diretto dal premio Oscar Oliver Stone, che hanno alimentato i complotti ipotizzando il coinvolgimento di Cia, Fbi e vice presidente Johnson. Stone stesso ne è rimasto convinto a lungo, pensando che le ultime carte su JfK fossero censurate "per non mostrare che Oswald era stato addestrato, allevato e messo in azione dalla Cia".


L'attenzione su altri documenti “top secret”

Per ora, ciò che emerge dalla pubblicazione dei documenti che erano rimasti censurati è l’attenzione rivolta alla figura di Castro. Nei documenti desecretati, infatti, ne compare uno, datato gennaio 1962, che rivela i dettagli di un progetto top secret, “Operazione Mongoose” o “Cuban Project”, cioè una campagna guidata dalla Cia che prevedeva sabotaggi contro Cuba, autorizzato da Kennedy nel 1962, al fine di rimuovere il regime di Castro. Tale documentazione accentuerebbe le teorie che vedevano in Castro il principale sospettato dell’omicidio di JfK e che, per discolparsi, testimoniò per 4 ore negando ogni coinvolgimento sull’assassinio.

Ancora ordini esecutivi

Trump ha ordinato alle agenzie di intelligence, infine, di divulgare tutti i documenti restanti anche su altri due assassinii eccellenti della storia americana: quello del senatore Robert Kennedy e quello di Martin Luther King cioè quello per cui, insieme a quello di JfK, proprio nel 1976, fu istituita la HSCA “House of Representativces Select Committee on Assassinations”, l’organo creato per investigare, appunto, sulle circostanze della morte di John Fitzgerald Kennedy e di Martin Luther King. Nel 1979 la HSCA pubblicò un rapporto nel quale si concluse che l'atto di Oswald fu probabilmente frutto di una cospirazione



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