Usa, sfida giudiziaria sulla pillola abortiva. Biden annuncia che lotterà contro l'abolizione
08 aprile 2023, ore 10:23 , agg. alle 11:08
Negli Stati Uniti i giudici federali si sfidano a colpi di sentenze. Dal Texas c'è Matthew J. Kacsmaryk che vieta l'assunzione della pillola abortiva, da Washington Thomas O. Rice che annuncia che il farmaco deve restare disponibile sul mercato. Biden scende in campo per fermare l'abolizione e lo stallo legale.
Nuova sfida dei movimenti pro-vita dopo il ribaltamento della storica sentenza Roe v. Wade. Questa volta ad essere messa in dubbio è l'affidabilità della Food and Drug Administration (agenzia preposta al controllo dei farmaci e degli alimenti). Secondo una coalizione di medici e gruppi antiabortisti, l'agenzia non ha esaminato adeguatamente le prove scientifiche o seguito protocolli adeguati quando 23 anni fa ha approvato il mifepristone, ignorando da allora i rischi per la sicurezza del farmaco.
LA SENTENZA CHE VIETA L'ASSUNZIONE DELLA PILLOLA ABORTIVA
Un giudice del Texas, Matthew J. Kacsmaryk (nominato da Donald Trump e noto per le posizioni antiaborto e anti-Lgbt), ha emesso una sentenza che vieta l'assunzione della pillola abortiva. Farmaco, che al momento costituisce la maggioranza delle interruzioni di gravidanza negli Stati Uniti. Una decisione che il presidente americano Joe Biden ha definito un passo senza precedenti nella privazione delle libertà fondamentali alle donne. La Casa Bianca ha poi sottolineato come il presidente lotterà per ribaltare la sentenza che secondo la massima istituzione degli Stati Uniti renderebbe ogni farmaco vulnerabile a questo tipo di attacchi politici e ideologici. La sentenze non entrerà in vigore prima di sette giorni, tempo nel quale il governo federale potrà presentare ricorso.
LA CONTRO DECISIONE DEL GIUDICE DI WASHINGTON
Una decisione diametralmente opposta è arrivata dal giudice federale dello stato di Washington, Thomas O. Rice. Il giudice in questo caso ha deciso in via preliminare che il mifepristone, usato come pillola abortiva, deve restare disponibile sul mercato in almeno 12 Stati democratici, quelli che hanno promosso un'azione legale per il suo mantenimento. Lo stallo legale potrebbe finire alla Corte suprema.