Usa: sospesa da un giudice federale la legge del Texas sull'aborto, prima vittoria per l'amministrazione Biden
07 ottobre 2021, ore 09:00
La decisione ha sospeso temporaneamente le norme volute dal governatore repubblicano Abbott che limita il diritto all'interruzione della gravidanza entro la sesta settimana. Si tratta di un primo passo in attesa della pronuncia sulla costituzionalità della legge da parte della Corte suprema
E’ un giudice federale a imporre un primo stop alla tanto contestata legge sull’aborto del Texas che vieta l’interruzione di gravidanza dopo la sesta settimana di gestazione anche in casi in cui sia conseguenza di un incesto o di uno stupro. La decisione è di Robert Pitmam e di fatto è la prima vittoria dell’amministrazione del Presidente Joe Biden che aveva fatto ricorso contro le norme considerate retrograde e troppo ristrettive. “Questa corte non consentirà che questa scioccante privazione di un diritto così importante continui un giorno di più”, ha dichiarato Pitman, mettendo nelle condizioni i medici di continuare a praticare l’interruzione di gravidanza senza rischiare di essere denunciati. Lo Stato del Texas ha già annunciato ricorso e nel frattempo i servizi di assistenza alle donne potrebbero restare bloccati.
"Viola i diritti della donne"
Per il presidente americano Joe Biden si tratta di un primo passo verso la dichiarazione di incostituzionalità delle norme volute dal governatore repubblicano Greg Abbot, varate lo scorso maggio e entrate in vigore il primo settembre. In precedenza la Corte suprema aveva deciso di non sospendere la legge, con 4 giudici a favore e 5 contrari, e non pronunciarsi sulla sua legittimità, invocando “questioni di procedura complesse e nuove”. Il capo della Casa Bianca aveva fortemente criticato la mancata presa di posizione dell’Alta corte. La legge , ha dichiarato Biden, “viola palesemente i diritti delle donne e danneggia in maniera significativa il loro diritto all’accesso alle cure". In particolare si porrebbe in contrasto con la sentenza della Corte suprema Roe contro Wade del 1973, che rese legale il diritto di interrompere la gravidanza fino alla 22esima-24esima settimana.
Cosa prevede la legge
Il cosiddetto “Heartbeat act” è considerato tra le leggi più restrittive degli Stati Uniti in materia di interruzione di gravidanza. Prevede infatti che l’aborto sia possibile solo se effettuato prima della sesta settimana di gestazione, fino a quanto non sia percepibile il battito cardiaco del feto, in un periodo in cui molte donne non si rendono ancora conto di aspettare un bambino. Non solo. Non sono previste deroghe nel caso in cui la gravidanza sia conseguenza di uno stupro o di incesto, ma solo se ci siano emergenze mediche documentate per iscritto. Tra le parti più contestate della legge anche quella che riconosce ai privati il diritto di denunciare i casi di cui siano a conoscenza, con il diritto a una ricompensa da 10 mila dollari. “La cosa più perniciosa della legge del Texas è che crea una sorta di autoproclamato sistema di vigilanza, in cui le persone cercano ricompense", ha dichiarato il presidente Joe Biden.