Usa, Superbowl ai Chiefs, show di Shakira e Jennifer Lopez

Usa, Superbowl ai Chiefs, show di Shakira e Jennifer Lopez

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Battuti i San Francisco 49ers per 31 a 20

I Kansas City Chiefs si aggiudicano il Superbowl battendo i San Francisco 49ers. Una vittoria con la quale spazzano via mezzo secolo di frustrazione con una rimonta stellare targata Patrick Mahomes, riuscito a trasformare lo svantaggio a due cifre in una vittoria per 31-20. Ma come sempre, al di là dell'aspetto sportivo, la serata all'Hard Rock Stadium si Miami si è trasformata durante l'intervallo in una mega concerto, con Shakira e Jennifer Lopez regine del palco. Vestita di rosso la cantante colombiana si è esibita nei suoi maggiori successi, incluso 'Hips Don't Lie' accompagnata dal rapper portoricano Bad Bunny. Shakira ha poi lasciato il palco a JLo che, inizialmente tutta vestita in un abito di pelle nera, ha stregato il pubblico. Avvolta nella bandiera di Puerto Rico, l'attrice cantante ha poi intonato 'Let's Get Loud' insieme ad un coro di teenager di cui faceva parte anche sua figlia Emme Maribel Muniz. La scintillante perfomance delle due star incassa plausi ma anche critiche. Molti lodano il fatto che è la prima volta che due donne ispaniche hanno conquistato il palco del Superbowl, apprezzando il tentativo della National Football League di mostrarsi più inclusiva. Molti altri invitano invece a riflettere sul messaggio lanciato dalle due star, che si sono lanciate in balli provocati: emancipano le donne o le rendono ancora una volta solo un oggetto da ammirare? Il primo a complimentarsi per la vittoria dei Chiefs è stato Donald Trump, e lo ha fatto con una gaffe. Il tweet iniziale faceva riferimento ai Chiefs come la squadra dello stato del Kansas. Immediata la correzione: il cinguettio è stato cancellato e corretto con lo stato giusto, il Missouri. Con la partita giocata alla vigilia delle primarie democratiche in Iowa non è mancata la politica sugli spalti, con il presidente americano e Michael Bloomberg protagonisti di una sfida al veleno a colpi di spot pubblicitari elettorali. Ma la battaglia politica e le consuete polemiche sullo show dell'intervallo non rovinano la festa dei Chiefs, al loro primo Superbowl in 50 anni. Dopo un avvio di partita in salita, Mahones ha preso per mano la sua squadra e si è reso protagonista di sei minuti di gioco stellare che hanno portato la squadra di Kansas City alla vittoria. "Cerco di essere il miglior giocatore che posso essere e cerco sempre di vincere le partite con la mia squadra", ha spiegato Mahones, il secondo quarterback piu' giovane a vincere un Superbowl. Una vittoria che ora festeggerà a Disneyland e che lo proietta, assieme ai Chiefs, nella storia, mentre tra i grandi delusi finisce Jimmy Garoppolo. Il quarter back di origini abruzzesi dei 49ers sognava di rinverdire i fasti dei tempi di Joe Montana, invece dovrà riprovarci. 


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