Usa, svolta di Joe Biden, vuole ricucire subito i rapporti con Cuba e Iran, cancellerà ogni passo di Trump
29 gennaio 2021, ore 23:30 , agg. alle 08:04
Joe Biden vuole cancellare Cuba dalla black list dei paesi che aiutano il terrorismo, per il caso Iran sceglie chi nel 2015 favorì l'accordo sul protocollo del nucleare iraniano
Le priorità saranno queste, anticipate anche dalla portavoce della Casa Bianca
In tempi stretti il presidente Joe Biden, vuole partire lavorando sui binari che conducono a Cuba e verso l’Iran, la conferma nelle parole della portavoce Jen Psaki, che ha comunicato che presto sarà nota la nuova linea verso il regime cubano. Poi a confermare le intenzioni di Biden c’è anche la nomina del nuovo inviato a Teheran, Robert Malley , che collaborò attivamente per i patti sul programma nucleare iraniano del 2015. Il neo segretario di Stato Anthony Blinken avrà un compito difficile, dovrà essere capace di tornare allo stato delle relazioni che si erano costruite con l’amministrazione Obama. Su Cuba, la politica di Trump, oltre alle gravissime conseguenze economiche legate alla pandemia , ha caricato gli effetti di uno degli ultimi atti dell'ex presidente americano, che ha deciso di reinserire lo stato caraibico nella lista nera dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo. Black list dalla quale Cuba era stata depennata da Barack Obama nel 2015. Ma, nel frattempo, l'Avana ha dato sostegno al regime di Nicolas Maduro in Venezuela , e questo non facilita le cose.
Il caso Iran
L’investitura della colomba Malley, che ha prestato servizio nel consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca di Obama, è di buon auspicio. Lo specialista nella risoluzione di conflitti internazionali ha infatti guidato la delegazione Usa nei negoziati del 2015 che portarono alla firma dell'intesa tra Teheran da una parte e Usa, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania dall'altra. Lui sara' il tassello piu' importante di un team ad hoc di esperti creato da Blinken, su ordine di Biden, per avviare il disgelo e tornare a dialogare con Teheran. Malley ha molti detrattori interni, lo accusano di avere una linea troppo morbida. Ma il neo segretario di Stato ha gia' chiarito che nessun ritorno al recente passato sara' possibile se prima l'Iran non riprendera' a rispettare i suoi obblighi, quelli già fissati nell'accordo del luglio del 2015.
Forse si cambia anche in Afghanistan
Intanto il nuovo Pentagono guidato dall'ex generale Lloyd Austin lascia intravedere un cambio di rotta anche in Afghanistan. Si parte dall'accusa ai talebani, quella di non rispettare gli impegni, proseguendo a compiere atti violenti. Questo potrebbe portare la Casa Bianca di Biden a rivedere la riduzione delle truppe Usa decisa da Trump.