Vacanze scolastiche: concentrate in estate, famiglie in difficoltà

Vacanze scolastiche: concentrate in estate, famiglie in difficoltà

Vacanze scolastiche: concentrate in estate, famiglie in difficoltà   Photo Credit: agenzia fotogramma


25 giugno 2024, ore 09:06

Il sistema scolastico italiano prevede vacanze più lunghe rispetto alla gran parte dell'Europa. Le famiglie chiedono una modifica del calendario

Le politiche che mirano a contrastare l’inverno demografico nel Belpaese sono spesso insufficienti. In Italia, le famiglie faticano a gestire bambini e ragazzi e a conciliare i propri impegni professionali con le pause didattiche della scuola, che sono lunghe e concentrate, generalmente durano 14 settimane, tre mesi abbondanti, all’incirca da metà giugno a metà settembre.

PERCHE’ TUTTO IN ESTATE

Un blog molto popolare tra le mamme -soprattutto tra quelle alle prime armi e in difficoltà- dal nome provocatorio e irriverente, ovvero “mammadimerda”, spiega che il calendario scolastico è ancorato alla logica del ciclo del grano: figli a casa quando era tempo di raccolta per aiutare i genitori nei campi, in un periodo in cui la dimensione rurale scandiva la vita nel Paese ed era preminente rispetto a quella urbana, quando le donne erano prevalentemente a casa e potevano occuparsi di accudire i figli. Ma cambiare è difficile. Il problema è anche economico, sarebbero necessari fondi consistenti per dotare gli istituti di impianti di refrigerazione e soprattutto retribuire personale docente e scolastico per l’assistenza agli alunni. E se si ragionasse sulla possibilità cambiare la distribuzione delle vacanze scolastiche, senza aumentarne la frequenza? Allora, il tema potrebbe anche essere di natura emotiva: si tratta di un’istituzione pubblica così profondamente consolidata nella cultura del sistema Paese, che modificarla richiederebbe una vera e propria rivoluzione.

LA PETIZIONE

E chi meglio di un blog dal nome irriverente potrebbe tentare di scardinare una consuetudine tanto radicata? Francesca Fiore, che ne è la fondatrice (214mila follower), in coppia con Sarah Malnerich, ha lanciato la petizione per “un nuovo tempo scuola”. “È un argomento di cui abbiamo iniziato a parlare qualche anno fa”, spiega Fiore. “Durante il Covid le scuole erano rimaste chiuse in inverno e c’era stata la proposta di recuperare durante l’estate un po’ del tempo perso». Così, le fondatrici, in collaborazione con la ong weWorld, hanno lanciato una raccolta firme che punta a redistribuire le pause scolastiche. Ad oggi, metà giugno, hanno aderito in più di 57mila.

UN FENOMENO PERICOLOSO

Fiore sostiene la sua proposta anche per contrastare un fenomeno chiamato summer learnig loss: durante le vacanze estive l’apprendimento è a rischio di “regresso”, diversi studi dimostrano che mesi interi di competenze acquisite durante l’anno vanno perduti, e ciò è vero soprattutto per studenti che provengono da famiglie meno abbienti e istruite.

E IN EUROPA?

In Francia sono previste 8 settimane di pausa. La Danimarca, la Germania e il Regno Unito ne fanno 6. In luoghi dove le temperature sono simili all’Italia vediamo la Croazia che ne fa 10. Malta 12 e la Grecia dalle 10 alle 12. La Spagna varia da un minimo di 8 a un massimo di 14. Il numero di giorni di scuola non è superiore a quello dell’Italia, anzi: è spesso inferiore. Ci sono però pause più frequenti durante l’anno scolastico.


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