12 gennaio 2025, ore 16:28
Sarebbero state le due persone che sono rimaste ferite dall'onda mortale di neve a dare l'allarme
Le due persone che sono state trasportate in ospedale dopo la valanga, avvenuta nella zona di Punta Valgrande, sono illese ma sotto choc, avendo assistito all'incidente. Sono loro, secondo quanto riferito, ad aver allertato i soccorsi.
Tre i morti sepolti dalla valanga
La valanga si è staccata lungo il crinale est di Punta Valgrande, cima di 2850 metri delle Alpi Lepontine, nel territorio di Trasquera nella provincia di Verbano- Cusio-Ossola, in Piemonte. L'area è al confine con la Svizzera. Ad allertare i soccorsi sono stati alcuni testimoni che, secondo quanto riferito, hanno assistito al distacco di neve. Non è al momento chiaro se facessero parte dello stesso gruppo delle vittime. E ci si chiede se erano saliti con le ciaspole, o erano lì per i fuoripista. Il sindaco di Trasquera ha spiegato che non ci sono alternative: a quella quota, si può salire con le ciaspole o con l'elicottero.
Soccorsi tempestivi, ma per tre scialpinisti non c'è stato nulla da fare
A causare il decesso dei tre sci alpinisti, a quanto si apprende, sarebbero stati i traumi riportati durante il trascinamento verso valle all'interno della massa nevosa per svariate centinaia di metri. I primi a intervenire alcuni scialpinisti che hanno assistito all'incidente e che hanno estratto dalla neve le tre persone coinvolte, cercando di rianimarle. Al momento le salme non sono ancora state recuperate in attesa dell'autorizzazione del magistrato. Le altre due persone rimaste illese sono state invece soccorse, evacuate e ora verranno sottoposte a accertamenti. Intanto, sulla valanga sono stati eli-trasportati i tecnici del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, che ha inviato sul posto anche il proprio elicottero per la bonifica dello scenario. Alle operazioni hanno partecipato 3 unità cinofile da valanga.