05 agosto 2021, ore 16:28 , agg. alle 16:53
Il campione ha deciso di lasciare il circuito dopo 25 anni di gare
L'addio di Valentino
"Ho deciso di fermarmi alla fine della stagione. Questa sarà l'ultima metà stagione come pilota di Moto Gp". Lo ha annunciato Valentino Rossi, 42 anni, 25 trascorsi nel circuito del motomondiale dall'esordio nella classe 125 del 1996. Il campione ha tenuto una conferenza stampa straordinaria al Red Bull Ring, sede nel prossimo fine settimana del Gran Premio di Stiria. "Mi dispiace un sacco, avrei voluto correre altri 20-25 anni ma purtroppo non è possibile. Però è stato bello, ci sono stati momenti indimenticabili in cui mi sono divertito un sacco, questo me lo porterò sempre. Dall'anno prossimo la mia vita cambierà. Non correrò con la moto, una cosa che ho fatto più o meno per gli ultimi 30 anni, è stato molto, molto bello. Mi sarebbe piaciuto continuare al fianco di mio fratello, avrei potuto farlo, ma va bene così. Abbiamo ancora metà stagione davanti, credo sarà più difficile quando arriveremo all'ultima gara, ora sto solo comunicando la mia decisione. Va bene così". ha aggiunto Valentino Rossi.
Il futuro e il titolo mancato
Il pilota ha poi parlato anche del futuro: "Adoro correre con le macchine, forse appena meno che con le moto. Penso che correrò con le macchine ma è ancora un processo in corso. Non c'è alcuna decisione presa, io mi sento un pilota in moto o in macchina e lo resterò per tutta la vita. Magari non allo stesso livello ma penso che correrò comunque. Ho sempre amato gareggiare con le auto, all'inizio gareggiavo con i kart perché mio padre li considerava meno pericolosi delle moto. E' qualcosa che mi è rimasto nel cuore. Ho sempre cercato di migliorare la mia tecnica di guida con le auto, di farmi trovare pronto. Non conosco il mio livello, di sicuro non è lo stesso che ho nelle moto. Mi piacerebbe correre nella 24 Ore di Le Mans, ci sono tante gare in giro per il mondo, penso di potermi divertire". Valentino ha anche dedicato un passaggio della conferenza stampa al titolo mancato: "Rimpianti? Non ne ho. Correre con Ducati è stato difficile, ma è stata comunque una grande sfida. Pilota italiano su moto italiano, se fossimo riusciti a vincere sarebbe qualcosa di storico. Sono un po' triste di non avere vinto il decimo campionato ma specialmente perché penso lo meritassi per il mio livello e la mia velocità. Ma va bene così, penso di non potermi lamentare della mia carriera. In Italia tante persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per me, come è successo nello sci con Tomba. Questo è il risultato più importante che ho raggiunto insieme ai risultati! Ho fatto divertire tante persone nelle loro domeniche. Credo sia per questo che sono definito una leggenda".
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