27 aprile 2024, ore 10:39
Il generale ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Stampa dopo che Matteo Salvini ha ufficializzato la sua candidatura alle europee con la Lega
Ha scelto il 25 aprile Matteo Salvini per ufficializzare una notizia di cui già da mesi si parlava, seppur in maniera non ufficiale: la candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni europee nelle fila della Lega. Il ministro delle Infrastrutture si è detto contento della candidatura e lo stesso Vannacci ha confermato la sua fiducia in Salvini, ribadendo allo stesso tempo di voler essere un candidato indipendente. Oggi Vannacci torna a parlare in una intervista al quotidiano La Stampa in cui tocca ancora vari punti, dall'antifascismo ("non ha senso") all'aborto ("si trovino soluzioni per convincere la donna a non abortire"). Ma la notizia della corsa all'Europarlamento ha già suscitato malumori all'interno del partito e anche l'ironia di alcuni alleati di governo. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato scelta win-win "per lui, per la Lega e per l'Esercito, "sarà sicuramente eletto". Ma proprio a quei malumori Vannacci risponde: "Non c'è bisogno di porgere ramoscelli d'ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro".
Antifascismo? "Non ha senso"
"Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statista' sul dizionario". Roberto Vannacci non torna indietro sulle dichiarazioni che negli ultimi mesi hanno fatto discutere, e questa volta lo fa poche ore dopo le celebrazioni per il 25 aprile. "A me non piace essere 'anti'. E poi il fascismo è finito quasi cento anni fa" continua Vannacci su La Stampa. Quelli della Resistenza "sono tutti valori garantiti dalla Costituzione e io la Costituzione l'ho difesa sui campi di battaglia di mezzo mondo, tra colpi di mortaio e proiettili, rischiando la mia vita".
A scuola "classi separate per aiutare bravi e disabili"
Vannacci dice la sua anche sul tema istruzione: "Sono un fautore delle scuole pubbliche, ma vorrei fossero più severe" dichiara. "Oggi si appiattisce verso il basso il livello di tutti gli studenti, anche di quelli più bravi. E invece la scuola dovrebbe essere come lo sport, dove si mettono insieme le persone con prestazioni simili''. Secondo il generale, ora candidato con la Lega, "delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola''.