Vannacci, l’incarico di capo di Stato maggiore può aspettare: ricomincia il tour per il suo libro

Vannacci, l’incarico di capo di Stato maggiore può aspettare: ricomincia il tour per il suo libro

Vannacci, l’incarico di capo di Stato maggiore può aspettare: ricomincia il tour per il suo libro


Mercoledì il primo appuntamento ad Anagni. E il generale si è preso un mese di licenza per motivi familiari. Proprio quando è arrivata la notifica dell’avvio dell’inchiesta formale nei suoi confronti, in seguito alla pubblicazione de «Il mondo al contrario»

Arrivato oggi a Palazzo Esercito per il periodo di affiancamento prima di assumere l’incarico assegnatogli di capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri, a Roberto Vannacci è stato notificato l’avvio dell’inchiesta formale nei suoi confronti, in seguito alla pubblicazione del suo libro «Il mondo al contrario». Però il generale ha preso un mese di licenza «per motivi familiari» (mercoledì ri-iniziano le presentazioni del suo volume, prima tappa Anagni). Lo stesso Vannacci ha confermato l’apertura del procedimento, rammaricandosi del fatto che «mi è stata notificata ben dopo l’uscita della notizia su alcuni organi di stampa».


L’incarico

Proprio ieri era stato reso noto il nuovo incarico a cui era stato assegnato il generale: da direttore dell’istituto cartografico di Firenze era stato nominato capo di stato maggiore delle forze operative terrestri a Roma. Il ministro della difesa Guido Crosetto aveva subito puntualizzato che quella dell’alto ufficiale non era una promozione. Dopo l’uscita del libro (che contiene come è noto discussi giudizi su gay, immigrati ma non solo), l’Esercito aveva sollevato il generale dal suo incarico e anche Crosetto aveva definito i concetti espressi «farneticazioni». Quella comunicata oggi all’ufficiale sarebbe comunque un’inchiesta di carattere disciplinare, non penale. Lo stesso Crosetto si è detto amareggiato "per la fuga di notizie e le illazioni".


La procedura

In base alla procedura, è stato innanzitutto nominato un ufficiale inquirente della commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al discusso bestseller. Le opinioni contenute nel libro potrebbero generare identificazione con l’istituzione delle Forze Armate venendo meno così al principio di terzietà. I tempi non saranno lunghi, a quanto si apprende. Sul fatto se il generale potesse pubblicare liberamente il libro, il codice dell’ordinamento militare stabilisce che «i militari possono liberamente pubblicare loro scritti...salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato o di interesse militare o di servizio, per i quali deve essere chiesta l’autorizzazione». Lo stesso articolo però precisa che «resta fermo il divieto di propaganda politica»: e questo resta da stabilire.


Il centrodestra

Tutto quando dopo il raduno sovranista di Firenze, organizzato dalla Lega, c'è tensione nel centrodestra. "Io penso che sbagli Salvini ad andare appresso a personaggi che sono un po’ particolari, se vogliamo usare un eufemismo. Direi di non personalizzare la questione. La questione è una questione politica. Noi non possiamo fare alleanze con chi la pensa diversamente da noi». Lo dice Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia e vicepresidente dei deputati azzurri. Anche il capogruppo alla Camera Paolo Barelli rincara la dose: «La posizione di FI è parte integrante e fondante del Ppe, noi siamo europeisti, atlantisti e quindi non condividiamo assolutamente un nostro futuro con chi non vuole l’Europa, con chi non vuole la moneta unica, con chi sostiene tesi e posizioni che sono antieuropeiste, come le valutazioni espresse a Firenze dai rappresentanti dei partiti anti-Europa». Salvini? «Gli piacerebbe che la sua visione del centrodestra europeo potesse funzionare, ma il Ppe non è d’accordo - risponde - In Italia non ci saranno problemi ma quel disegno in Ue è poco plausibile» E il senatore Maurizio Gasparri commenta : «Se la Lega dovesse decidere che deve uscire dall’Unione europea ce lo comunicherà e farà le scelte conseguenti ma non mi risulta...». Secondo il capogruppo «conta quello che la Lega condivide attraverso il governo in Europa».


Salvini

Ma Salvini non si ferma e attacca ancora: «C’è chi ripropone l’inciucio con le sinistre, che ha portato l’Europa ai problemi di oggi, e chi pensa ad un futuro di benessere fondato su lavoro, sicurezza e libertà, guidato dal centrodestra unito anche a Bruxelles. #FreeEurope», scrive il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in un messaggio su X nel quale rilancia una dichiarazione della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a favore di una «maggioranza europeista» in vista delle Europee. Poi ancora: «Sono a Bruxelles oggi da ministro per evitare una nuova tassa europea, questa volta sui porti italiani. Questa è l’Europa che non ci piace, quella della tassa sulle auto, sulla casa che costerebbe agli italiani fino a 50mila euro. La Lega vuole un’Europa diversa. Meno tasse e obblighi e più sicurezza. Tutela dei confini, della salute, e del lavoro dei cittadini». Il leader del Carroccio intanto parteciperà domani a Roma alla manifestazione promossa dalla Comunità Ebraica di Roma e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane “No Antisemitismo. No Terrorismo”. L’appuntamento sarà alle 19 in Piazza del Popolo. Per Salvini la presenza è «doverosa, anche per sottolineare il pericolo dell’estremismo islamico in tutta Europa».



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