Vannacci: "Non sono stato rimosso dall'incarico". Sotto attacco il Ministro della Difesa, Guido Crosetto
21 agosto 2023, ore 13:12 , agg. alle 14:04
Continuano le polemiche dopo la pubblicazione de “Il mondo al contrario” del generale Vannacci. Sotto attacco anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto che si è prontamente dissociato dalle parole dell'ex comandante della folgore raccogliendo così accuse dai colleghi della maggioranza di governo.
Continua la querelle che vede protagonista il Generale Roberto Vannacci così come non si arrestano le polemiche, alimentate da chi si schiera a favore o contro del militare italiano. Per chi avesse perso gli “episodi precedenti”, imbottigliato nell’esodo e contro esodo delle vacanze estive, ricordiamo che la vicenda è partita dalla pubblicazione autonoma di un libro (“Il mondo al contrario”) che porta la firma dell’ex comandante della folgore in cui secondo buona parte dell’opinione pubblica attacca omosessuali, la pallavolista Paola Egonu e i migranti. Libro per il quale è stato destituito dall’incarico di capo dell’Istituto geografico militare di Firenze, come fortemente voluto dal ministro della Difesa Guido Crosetto.
Vannacci si difende in diretta tv: “Non ho sentito Crosetto”
“Io non ho offeso nessuno, non ho discriminato nessuno”. Così ha provato a difendersi Vannacci questa mattina a 'Morning News' su Canale 5 dopo le polemiche nate intorno al suo libro. Poi il generale ha precisato: “Non ho sentito il ministro Crosetto, ho letto le sue dichiarazioni sui giornali. E non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimenti. Io sono stato avvicendato, dalla mezzanotte di oggi, non sono stato rimosso dal mio incarico”.
Ecco chi si schiera dalla parte del generale
Subito dopo l’esplosione del caso legato alla pubblicazione de “Il mondo al contrario”, con estrema puntualità è arrivato l’invito di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Fiore ha proposto, infatti, la candidatura alle elezioni suppletive di Monza per il seggio vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi.
Donzelli, Sgarbi e Alemanno
Poi anche parte della maggioranza di Governo ha iniziato a rompere l’imbarazzo e gli indugi con le parole di Giovanni Donzelli, uno degli uomini più influenti di Fratelli D’Italia: «Non è compito della politica le sue parole vagliare la correttezza morale dei contenuti degli scritti. Né del governo, né di un partito di minoranza. Se stabilissimo che compito della politica è decidere la bontà delle idee sarebbe la fine della democrazia». Seguito da Vittorio Sgarbi e dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Quest’ultimo non si è limitato solo a difendere l’autore del libro ma ha anche attaccato lo decisione del Ministro della difesa, Guido Crosetto: “A mio parere ha fatto due errori – spiega al quotidiano La Repubblica – il primo è quello di piegare la testa al politicamente corretto prima ancora di conoscere quello che davvero era stato scritto dal generale Vannacci. E poi ha offeso uno dei migliori ufficiali dell’esercito che viene dai corpi speciali e che era stato già censurato per avere avuto il coraggio di dire cosa pensava dell’uranio impoverito alla commissione parlamentare. Questo gli aveva causato l’esilio all’istituto geografico militare». E ancora: «Non credo che Vannacci sia omofobo, ma che abbia espresso una critica all’ideologia gender in modo semplicistico. Ma nel suo libro c’è ad esempio, una presa di posizione a favore della campagna vaccinale sul Covid su cui noi siamo molto critici”.
L’opposizione a firma PD arriva dalla segretaria del partito Elly Schlein, che cita la Costituzione che “non garantisce libertà di espressione a quelle idee che negano il diritto a esistere ad alcuni gruppi di persone”. Mentre dai social tuona a ripetizione l’account di Alessandro Zan, che attacca le idee del generale e le visioni estreme delle destre, associandole al pensiero di FdI.
Crosetto, come ministro della Difesa, anziché derubricare a farneticazioni le frasi di #Vannacci, deve porsi il problema del perché un generale dell’esercito si sia sentito legittimato a pubblicare un saggio dai contenuti apertamente eversivi e incostituzionali. È un suo dovere.
— Alessandro Zan (@ZanAlessandro) August 17, 2023