Veneto, diecimila pazienti a rischio, per un batterio killer
29 novembre 2018, ore 10:45 , agg. alle 11:03
Richiamati i pazienti, a cui furono impiantate valvole cardiache, fra il 2010 e il 2017, a Padova, Vicenza, Treviso e Mestre
Diecimila pazienti, operati fra il 2010 e il 2017, nei quattro reparti di cardiochirurgia degli ospedali di Padova, Vicenza, Treviso e Mestre, per la sostituzione della valvola cardiaca, verranno contattati dalla regione Veneto, per prevenire eventuali infezioni provocate dal batterio Mycobacterium Chimaera. E’ quanto deciso, dopo i 18 casi di infezione e i sei decessi, legati al batterio, che si è annidato nei macchinari, utilizzati durante gli interventi chirurgici, per il riscaldamento e raffreddamento del sangue, in pazienti operati a cuore aperto, per la sostituzione delle valvole. Sono oltre trentamila gli interventi effettuati, nei sette anni a rischio. La decisione di convocare i pazienti è stata presa in base al principio della massima precauzione possibile, in quanto considerati ad alto rischio, mentre si è rimandata la valutazione di chi abbia subito solo l’applicazione di un bypass. I sintomi indicati dalla commissione, come possibile segnale d’allarme, sono febbre, sudorazioni notturne e deperimento organico per oltre due settimane.