Venezia 79, Da Abel Ferrara a Guadagnino nella terza giornata della Mostra del cinema
02 settembre 2022, ore 12:05
Polemiche per il documentario 'Marcia su Roma', il direttore Barbera: "Il cinema è uno spazio di libertà"
Al terzo giorno, la Mostra del Cinema di Venezia 2022, entra nel vivo e si prepara ad accogliere autori molto importanti. Grande approvazione generale ieri sera per il film Bardo di Alejandro Inarritu che, nonostante le sue tre ore di durata, è stato valutato a più riprese come immersivo e totalizzante, ponendo l'accento sul clima a tratti molto onirico e così dichiaratamente felliniano. Secondo alcuni analisti e critici, invece, il super favorito per qualche premio importante sarebbe Tàr di Todd Field, proiettato ieri, con protagonista Cate Blanchett.
IL GIORNO DI GUADAGNINO
Oggi, per la terza giornata della Mostra, è il momento di ospitare sul Lido un pizzico d'Italia. Luca Guadagnino, infatti, torna a Venezia con un film americano, "Bones and hall", una storia d’amore tra due giovani cannibali alla ricerca del proprio posto nel mondo. Nel cast della pellicola e attesi anche sul red carpet di questa sera gli attori Timothée Chalamet e Taylor Russell. Tratto da un romanzo di Camille DeAngelis, il film del regista palermitano mette in scena la dolcezza dell'amore, dove però si nasconde qualcosa di oscuro e inquietante.
SHIA LABEOUF È PADRE PIO NEL FILM DI ABEL FERRARA
Nel pomeriggio toccherà ad un'altra pellicola molto attesa, quella di Abel Ferrara incentrata sulla figura di Padre Pio, nel periodo di gioventù. Nei panni del santo c'è Shia Labeouf, in una delle prove attoriali più complesse della sua carriera. Infatti, in una recente intervista ha rivelato che, dopo aver lavorato a questo film, la sua vita è radicalmente cambiata, tanto da spingersi ad un’inattesa conversione religiosa dopo anni di scandali causati da droghe, alcol e accuse di violenza che hanno messo a repentaglio la sua carriera.
POLEMICHE SUL FILM “MARCIA SU ROMA”
Nelle scorse ore, alcuni esponenti di centrodestra, dopo la presentazione fuori concorso del documentario Marcia su Roma del regista Irlandese Mark Cousins, hanno sollevato diverse polemiche. Questo dovuto al fatto che verso la fine dei 97 minuti, nella parte in cui si parla di pericolo del ritorno del fascismo, oltre a Trump, Bolsonaro e Putin, ecco sbucare anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Il direttore della Mostra Alberto Barbera ha chiarito la vicenda dicendo “La Mostra del cinema di Venezia è uno spazio di libertà d’espressione e non prende posizioni politiche, non fa nulla per qualcuno né contro qualcuno in ambito politico”. Poi ha precisato “Viviamo in un paese in cui c’è libertà d’espressione e dove la responsabilità di quello che viene detto e dell’autore che ha realizzato l’opera”.