Venezia 81, Broken Rage: l’epica dissacrante di Takeshi Kitano
06 settembre 2024, ore 17:00
La pellicola di uno dei più grandi autori orientali arriverà in streaming su Prime Video nel 2025
L’ovazione più calorosa e potente che c’è stata al Lido fino ad oggi alla Mostra del Cinema 2024. Non poteva essere altrimenti, visto l’affetto che il pubblico di tutto il mondo ha sempre riservato per Takeshi Kitano, l’autore orientale più importante che, con i suoi 77 anni di età, sforna un'opera dissacrante e spassosa a cui non si può resistere. Broken Rage arriva oggi a Venezia fuori concorso e con la sua durata minima di soli 62 minuti, rischia già di diventare un piccolo cult, e non soltanto per i cinefili più incalliti.
LA TRAMA DEL FILM
Broken Rage è un film in due parti del leggendario regista Takeshi Kitano. La prima metà è un violento film d’azione che si svolge negli oscuri bassifondi della malavita e ruota attorno a un sicario e alla sua lotta per la sopravvivenza quando si ritrova incastrato tra la polizia e la yakuza. La seconda segue la stessa storia, ma trasformata in commedia, una parodia completa, scena per scena, della prima parte.
BUSTER KEATON INCONTRO FANTOZZI
Kitano non ha bisogno di presentazioni e soprattutto è un regista affermato che ha già sparato le cartucce più potenti, conquistando di fatto l’olimpo dei grandi maestri. Con il suo stile accattivante e riconoscibile, e l’originalità delle sue opere, veri e propri cult della Settima Arte, l’autore ha aperto la strada a molti suoi “discepoli”, che vedono in lui un guru artistico, oltre che una figura di riferimento sul piano umano.
All’attivo vanta un Leone d’Oro conquistato nel 1997 con il suo “Hana-bi: Fiori di fuoco” e anche un Leone d'argento nel 2003 con “Zatōichi”. Ma a Venezia è un habituè visto che è stato in concorso molte altre volte. Forse la domande che si è posto potrebbe essere stata, “cosa fare ora?” E la risposta che si è dato la possiamo trovare in Broken Rage. Dissacrante e spassosa, la pellicola è una spietata e divertente riflessione sul cinema di oggi, che viene preso in giro con grande intelligenza e lucidità. Un divertissement geniale che coinvolge tutti e soprattutto, cosa oggi non facile per tanti cineasti più giovani, in grado di dialogare con più tipologie di pubblico. La prima parte pone le basi che poi l'autore si divertirà a sovvertire, a scompaginare e a prendere letteralmente in giro. Uno yakuza movie che diventa uno slapstick e dove Buster Keaton incontra Fantozzi. Il tutto gestito con una disinvoltura incredibile.
Takeshi Kitano è al riparo dalla competizione, arrivando a Venezia per l’ottava volta nella sua carriera ma per la prima Fuori Concorso. La sensazione però è che se fosse stato inserito nella lotta per il palmares, avrebbe sicuramente preso qualcosa. Meritatamente.