20 settembre 2024, ore 20:00
Saverio Amato, bagnino di professione, il 3 settembre aveva salvato una turista colta da un malore ma ha ricevuto una multa di 1.032 perché non ha avvisato immediatamente la Capitaneria di Porto.
La vicenda è accaduta lo scorso tre settembre quando, sulla spiaggia di Ca’Savio, sul litorale veneziano, Saverio Amato, bagnino di 44 anni siciliano, ha salvato una turista colta da un malore. La turista, 70 anni, stava facendo il bagno mentre è stata colta da un malore e ha rischiato di affogare.
UNA MULTA DI OLTRE 1000 EURO
Negli scorsi giorni ad Amato è stato notificato un verbale con annessa sanzione da 1032 euro per non aver allertato immediatamente la Capitaneria di Porto, come previsto da protocollo, precludendone l'assolvimento dei compiti istituzionali. La Capitaneria di Porto di Cavallino-Treporti, in provincia di Venezia, gli ha notificato una multa per non aver segnalato tempestivamente la situazione di grave pericolo alla Guardia costiera chiamando il 1530.
La turista si è proposta di pagagli la sanzione ma Amato si è rifiutato: “Sia io che i colleghi le abbiamo detto che non esiste. È una questione di principio” sottolineando il fatto che farà ricorso.
LE REAZIONI ALLA VICENDA
La vicenda ha subito scosso l’opinione pubblica che si è schierata e ha mostrato solidarietà con il bagnino. Al suo fianco anche Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti: “Per noi conta l'aspetto sostanziale e vale il fatto che una vita umana è stata salvata. Una vicenda che testimonia come l'eccellenza dei sistemi di gestione delle emergenze sulle nostre spiagge”.
Saverio Amato ha spiegato cosa è successo quel giorno: “stavamo salvando una persona. Non potevamo permetterci di perdere minuti e secondi preziosi. La situazione era critica perché la signora non era cosciente e aveva bevuto molta acqua. Con il personale sanitario l’abbiamo stabilizzata ed è intervenuto l’elicottero che l’ha quindi trasportata in ospedale". Stava per chiamare la Capitaneria ma è stato contattato da loro: “Mi hanno anticipato dicendo che avremmo dovuto contattarli subito dopo la chiamata al 118. Abbiamo cercato di spiegare le nostre ragioni ma alla fine mi hanno staccato una multa”. Ma non ha dubbi: “Se tornassi indietro rifarei mille volte quello che ho fatto”.