Ventenne di colore ucciso dalla polizia a Minneapolis, riparte la protesta della comunità afroamericana
12 aprile 2021, ore 12:00 , agg. alle 14:49
A Minneapolis a maggio venne ucciso George Floyd; e proprio nei giorni del processo contro l'agente Chauvin, nella città del Minnesota un altro ragazzo di colore è stato assassinato da un agente; e scoppia nuovamente la protesta della comunità afroamericana
ANCORA A MINNEAPOLIS
È successo di nuovo. E ancora una volta Minneapolis è teatro della tragedia. Nella città del Minnesota la polizia ha sparato e ha ucciso un ventenne afroamericano. Ed è scoppiata una nuova protesta contro le forze dell’ordine. Il tutto mentre proprio a Minneapolis è in corso il processo contro l’agente Derek Chauvin, che a maggio uccise George Floyd: nel corso di un controllo, lo immobilizzò mettendogli un ginocchio sul collo, impedendogli di respirare. Un delitto che ha riacceso l’aspro confronto sociale tra parte della comunità afroamericana e parte delle forze dell’ordine. La morte di George Floyd è diventata un simbolo, ha sollevato dibattiti e ha smosso coscienze; ma non ha risolto il problema, visto che negli Stati Uniti la Polizia continua a sparare senza porsi troppi problemi.
SPARI AL POSTO DI BLOCCO
L’omicidio di ieri è avvenuto nel corso di un posto di blocco alla periferia della città. Un agente ha fermato un’auto che aveva violato il codice della strada. Secondo la ricostruzione fornita della Polizia, il conducente – che era stato fatto scendere dall’auto- aveva un mandato di arresto in sospeso; il ragazzo ha cercato di risalire per evitare l’arresto. A quel punto uno degli agenti ha fatto partire diversi colpi di pistola. La vittima si chiamava Daunte White, aveva vent’anni, i familiari hanno riconosciuto il suo cadavere. La madre della vittima, Katie, ha raccontato che il figlio le ha telefonato durante il fermo per chiederle i dettagli dell'assicurazione, ma poi di aver sentito il rumore di un fruscio e che la comunicazione si è interrotta.
ALTA TENSIONE
La notizia si è subito diffusa in città, nel giro di poche ore centinaia di manifestanti sono scesi in strada e hanno marciato verso la sede del dipartimento di polizia dove ad aspettarli c’erano agenti in tenuta antisommossa, che hanno anche usato gas lacrimogeni. Sono scoppiati tafferugli, che si sono protratti fino alla tarda serata. Le autorità locali intanto avevano imposto una specie di coprifuoco, invitando gli abitanti della zona a non uscire di casa. Dalla Casa Bianca per ora non è arrivato alcun commento alla notizia. Il governatore del Minnesota Tim Walz ha dichiarato: “Sto monitorando con attenzione la situazione, nel frattempo prego per la famiglia di Daunte White”.