Venticinque anni fa moriva Bettino Craxi, Mattarella: "Personalità rilevante"

Venticinque anni fa moriva Bettino Craxi, Mattarella: "Personalità rilevante"

Venticinque anni fa moriva Bettino Craxi, Mattarella: "Personalità rilevante"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


19 gennaio 2025, ore 12:09

Nella giornata di sabato il presidente del Senato La Russa e il ministro degli Esteri Tajani hanno partecipato a una commemorazione ad Hammamet

Il 19 gennaio del 2000 moriva ad Hammamet, in Tunisia, uno dei protagonisti  di un pezzo importante di storia d'Italia del ventesimo secolo, ma anche di un "burrascoso passaggio della vita della Repubblica". Le parole sono del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che a venticinque anni dalla scomparsa del leader socialista lo ha ricordato in una nota. "Bettino Craxi è stata una personalità rilevante degli ultimi decenni del Novecento italiano" ha scritto il capo dello Stato. "Ha impresso un segno negli indirizzi del Paese in una stagione caratterizzata da grandi trasformazioni sociali e da profondi mutamenti negli equilibri globali". Nella giornata di sabato si è tenuta proprio ad Hammamet una commemorazione in ricordo di Bettino Craxi, partecipata dal presidente del Senato Ignazio La Russa e dal ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, oltre che dalla senatrice Stefania Craxi, presidente della Commissione esteri e difesa di Palazzo Madama e figlia dell'ex presidente del Consiglio.

Mattarella, "ha rafforzato la posizione italiana in passaggi difficili"

Nella sua nota, il presidente della Repubblica ha ricordato la lunga esperienza politica di Bettino Craxi come parlamentare italiano ed europeo, oltre che come segretario del Partito socialista italiano e presidente del Consiglio. "Ha impresso un segno negli indirizzi del Paese in una stagione caratterizzata da grandi trasformazioni sociali e da profondi mutamenti negli equilibri globali" ha dichiarato Mattarella, che ha definito Craxi "interprete autorevole della nostra politica estera europea, atlantica, mediterranea sostenitrice dello sviluppo dei Paesi più svantaggiati, aperta al multilateralismo". E ancora: "Lungo queste direttrici ha affrontato passaggi difficili, rafforzando identità e valore della posizione italiana. Un prestigio che poi gli venne personalmente riconosciuto con incarichi di rilievo alle Nazioni Unite. Le politiche e le riforme di cui si fece interprete sul piano interno determinarono cambiamenti che incisero sulla finanza pubblica, sulla competitività del Paese, sugli equilibri e le prospettive di governo. Una spiccata determinazione caratterizzò le sue battaglie politiche, sia nel confronto tra partiti, sia in campo sociale e sindacale, catalizzando sentimenti contrastanti nel Paese". Mattarella ha poi ricordato anche il contesto storico in cui la figura di Craxi si è inserita, in modo particolare il periodo d Mani pulite e la "crisi che investì il sistema politico".

La commemorazione ad Hammamet

"La mia libertà equivale alla mia vita" è la scritta sulla lapide di Bettino Craxi ad Hammamet. Su quella lapide nella giornata hanno deposto dei fiori bianchi e rossi anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La seconda carica dello Stato ha apposto una firma "a nome di tanti italiani" sul registro dei presenti alla commemorazione. "Grande figura della storia" nelle parole di La Russa e "uno dei grandi protagonisti della storia politica italiana del dopoguerra" in quelle di Tajani, che ha parlato di Craxi come di "un uomo che ha avuto sempre il coraggio di difendere le proprie idee".


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