06 dicembre 2022, ore 19:20
Marco Pannone, nipote dello chef Massimiliano Sepe, aveva invitato un cliente a uscire perché il locale stava chiudendo. La famiglia avvertita su facebook da amici.
Una notte di lavoro come tante altre si è trasformata in un vero incubo per Marco Pannone, venticinquenne italiano, che lavora in un pub di Londra. Ora è in coma dopo aver subito un pestaggio all'esterno del pub. E' stato preso a pugni e lasciato per terra sul retro del locale, ma sono ancora da chiarire le cause precise che hanno portato all'aggressione dell'italiano. Secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe che Marco sia stato aggredito dopo un diverbio con un cliente che non voleva lasciare il pub che stava chiudendo. Ora il ventenne sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva del King's College Hospital dove è stato ricoverato e operato d'urgenza con l'asportazione di una parte della calotta cranica nel disperato tentativo di salvarlo.
LA FAMIGLIA AVVERTITA SU FACEBOOK
I familiari di Marco non avevano alcun tipo di contatto con il locale che quindi non ha potuto avvertire in nessun modo i genitori. Questi ultimi in Italia, sono stati avvisati sabato mattina, intorno alle 10, attraverso Facebook, da un amico che frequenta con lui una palestra di kickboxing. Un messaggio scioccante, arrivato sul profilo della sorella maggiore dove si diceva solamente che Marco era stato aggredito, era stato portato in ospedale e stava molto male. Le indagini della polizia londinese sono in corso, mentre le ambasciate sono in contatto per dare notizie ai familiari e fare accertamenti.
IL MAESTRO DI KICKBOXING: "NON HA MAI LITIGATO CON NESSUNO"
"Marco ha combattuto sempre e solo in palestra - racconta il suo maestro Bruno Romano, responsabile della palestra Rotts di Fondi, in provincia di Latina - i compagni della palestra sono stati i primi ad essere avvertiti dagli amici londinesi tramite i social, perché il locale in cui lavorava non aveva contatti con i familiari". Prosegue il maestro: "Da quello che sappiamo, quella maledetta sera Marco è stato aggredito da un cliente che aveva invitato a lasciare il locale in chiusura. Sicuramente è stato aggredito alle spalle- racconta ancora Romano - perché è stata la caduta a terra il colpo più duro. Ora la famiglia è tutta a Londra, aspettiamo tutti notizie. Ci dicono che Marco è in coma farmacologico ". Marco amava la sua Fondi: "Eravamo in contatto- dice ancora il maestro- ed ogni volta che rientrava veniva allenarsi, a rivedere i suoi amici. Gli piaceva questo sport, aveva vinto anche qualche titolo regionale. E ci raccontava di quanto fosse felice per la sua esperienza a Londra. Siamo tutti sconvolti, è incredibile che sia successo proprio a lui: tanto gentile, davvero educato e umile".