05 ottobre 2018, ore 20:49 , agg. alle 21:02
Nel documento Verona viene definita città a favore della vita, proteste per il voto favorevole della capogruppo del Pd
Polemiche e protesta a Verona dopo che è giunta all'approvazione una mozione leghista antiabortista passata anche con l'ok della capogruppo del Pd. La mozione definisce Verona "Città a favore della vita", contiene espressioni critiche nei confronti della legge 194 e prevede finanziamenti ad associazioni cattoliche che hanno l'obiettivo di promuovere iniziative contro l'aborto. Ed è un caso nel caso il voto favorevole della capogruppo dem, Carla Padovani, nota per le posizioni ultra-cattoliche e già al centro di polemiche per avere preteso di essere tolta da un video targato Pd con la prima unione gay a Verona. Una voto, quello di Padovani, che il segretario Maurizio Martina bolla come "un grave errore perchè non si può tornare al Medioevo" e che viene censurato dal candidato alla segreteria Nicola Zingaretti che avverte: "no ai colpi di mano contro la 194". Ma lei rilascia un'intervista alla Tv della Cei e ribatte: "non mi aspettavo tutte queste polemiche - dice- Sull'aborto è un fatto di coscienza. Sulla 194 non mi pare che ci sia una linea chiara del partito". In rivolta le donne del Pd con la senatrice Valeria Fedeli e la vicecapogruppo alla Camera Alessia Rotta che chiedono le dimissioni di Padovani. "Una vergogna. Vogliamo tornare sotto i ferri delle mammane?! Giù le mani dalla #194" ha twittato Laura Boldrini (Leu). La mozione ha visto contrario anche M5S che non l'ha votata.