Vidal, una vita in testa coda
18 giugno 2015, ore 09:19 , agg. alle 10:27
Il centrocampista cileno della Juventus sempre esagerato, orgogliosamente (e pericolosamente) sopra le righe
In Cile per due giorni non si è parlato d'altro: l'eroe nazionale Arturo Vidal ha rischiato la vita (sua e della moglie), è finito in cella e si è dovuto umiliare in diretta televisiva.
Il primo a perdonarlo il Ct cileno, Sanpaoli, che non ci ha pensato proprio a punirlo, per la sua bravata. Re Arturo non si tocca!
L'ultima disavventura di Vidal, finito in manette per guida in stato d'ebbrezza , conferma tutte le caratteristiche di questo ragazzone, buone e cattive. Simpatico, guascone, vistoso, irascibile, anarchico...
Dopo aver sfasciato la sua Ferrari, pare abbia ammonito così il poliziotto, che lo stava ammanettando: "Guarda che stai mettendo nei guai tutto il Cile". Riferimento alla nazionale, impegnata nella Coppa America, che avrebbe rischiato di perdere il suo giocatore più carismatico, reduce dalla doppietta rifilata al Messico.
Tipico di Vidal, ultrasicuro di sé, fino a sfiorare la supponenza. Lo sa bene Massimiliano Allegri, che ha rischiato un extrasistole nella finale-Champions di Berlino, quando in 20 minuti Vidal è andato vicino all'espulsione un paio di volte. Vita e calcio per lui pari sono: esagerati.
Il recente matrimonio è stato uno show degno di quello - leggendario - di Diego Armando Maradona negli anni '80: pomposo, scintillante, uno sfoggio (spreco?!) incredibile di soldi. Vidal ci gode come un pazzo: non ci pensa neppure a limitarsi. Viene dal nulla e ora che è ricco e famoso vuole urlarlo al mondo. Anche sgommando pericolosamente con la Ferrari e cambiando continuamente le sue aggressive capigliature.
Come il già citato Pibe de Oro, poi, è anche un irriducibile sentimentale: dopo la figuraccia dell'arresto, è andato in tv e ha chiesto scusa al Cile, rigorosamente in lacrime.
E come a tutti i ganassa di grande talento e personalità, come fai a non perdonarlo e - alla fine - volergli un po' di bene?!