12 novembre 2020, ore 17:30 , agg. alle 10:38
Il direttore del nosocomio ha criticato la diffusione sui media del filmato, l'autore si difende, volevo documentare lo schifo
La Procura di Napoli ha sottoposto a sequestro, per un eventuale esame autoptico, la salma dell'uomo trovato senza vita ieri in un bagno del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli. Dal primo esame appare verosimile che l'uomo possa essere stato colto da infarto. Il direttore dell'ospedale ha criticato la diffusione sui media di un video sulla vicenda, sul quale è stata aperta un'indagine interna, perché "il fatto che un decesso avvenga in un bagno è una notizia che deve essere diffusa, ma è deplorevole la modalità con cui è stata data la comunicazione". Per il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, si tratta di immagini ingiustificabili e vergognose. 'Io volevo salvare quell'uomo', ha replicato l'autore del video, che era ricoverato nell'ospedale Cardarelli.
Cardarelli, autore video, volevo lasciare traccia dello schifo
"Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c'è stato pure chi mi ha detto 'fatti i fatti tuoi'". Ad affermarlo, è Rosario Lamonica, il 30enne autore del video diventato virale che ritrae un anziano senza vita in un bagno del pronto soccorso del Cardarelli. "Ero da due giorni in ospedale, - continua Rosario, che è positivo al coronavirus - per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo". Di video Lamonica afferma di averne girati parecchi, perché voleva che si potesse sapere cosa stava succedendo nell'ospedale: "ne ho girati anche altri, - dice ancora - proprio perché, se morivo lì, qualcuno poteva sapere cosa ci stava succedendo". Lamonica ora si trova a casa: è in isolamento in attesa del risultato di un altro tampone. "Dopo quel video – ha affermato - mi hanno rispedito a casa. Io li' ho anche aiutato una signora che non riusciva a respirare. Ho chiamato i medici e li ho costretti praticamente con la forza a intervenire".
Orrore al Cardarelli di Napoli, la Procura dispone sequestro salma
Sono in corso indagini della Polizia di Stato di Napoli, che ieri sono state coordinate dal pubblico ministero di turno Liana Esposito, sulla morte dell'uomo trovato senza vita ieri in un bagno del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli. Dal primo esame appare verosimile che l'uomo possa essere stato colto da infarto. Gli inquirenti però hanno deciso di sottoporre a sequestro la salma per un eventuale esame autoptico che può chiarire in maniera inequivocabile quale siano state le cause del decesso.
Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, immagini Cardarelli vergognose
Quelle dell'ospedale Cardarelli di Napoli, con il paziente morto in bagno, sono "immagini ingiustificabili e vergognose, anche per tutti noi che abbiamo responsabilità istituzionali. Speriamo di sapere presto chi sono i responsabili di quello scempio". Così oggi il ministro degli Affari regionali Boccia.
Cardarelli affollato, ansia parenti all'esterno
Il video del paziente morto nel bagno ha suscitato grande sdegno, ma l'atmosfera all'esterno del Cardarelli resta di tensione e di ansia come già da molti giorni. "La cosa peggiore è l'isolamento dei pazienti - racconta una giovane donna che ha il padre ricoverato - il covid ha completamente eliminato la possibilità di stare accanto a chi è ricoverato, passiamo tanto tempo qui fuori aspettando notizie ma c'è una lontananza enorme con le persone che amiamo e che stanno male, non possiamo neanche portare loro degli effetti personali per farli sentire meno soli". Le visite ovviamente sono eliminate in tutti gli ospedali per il covid.