Video degli studenti accosta Salvini al Duce, sospesa la prof
16 maggio 2019, ore 19:19
E' successo a Palermo, a questo proposito è intervenuto lo stesso vicepremier che ha definito il paragone "demenziale"
Non ci sta Rosa Maria Dell'Aria, 63 anni, docente da 40, che fra un anno andrà in pensione, a passare come una "sovversiva antiSalvini". "Quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale e naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi" dice amareggiata. La prof insegna italiano e storia nell'istituto industriale Vittorio Emanuele, a Palermo, ed è stata sospesa, da sabato scorso, per due settimane dall'ufficio scolastico provinciale perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti che nella Giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Un paragone definito "demenziale" dallo stesso vice premier, mentre il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha chiesto ai propri uffici un "approfondimento" della vicenda con l'ufficio provinciale che ha assunto il provvedimento. "Quel lavoro - dice la prof - non aveva alcuna finalità politica né tendeva a indottrinare gli studenti che da sempre hanno lavorato in modo libero. Ho soltanto proposto un lavoro sulla base di una serie di letture fatte sia nel corso dell'estate e poi anche il 3 settembre in occasione della Giornata del migrante". Gli studenti si schierano con la prof. Dice G., 16 anni: "Siamo tutti profondamente dispiaciuti per quanto accaduto e solidali con la nostra insegnante. Nessuno di noi era stato obbligato a partecipare a quel progetto, le immagini inserite nel lavoro in power point non sono state scelte dalla professoressa che ci ha dato solo una mano nella sistemazione del testo sotto il profilo linguistico. Siamo stati noi stessi a notare che in alcune parti il decreto sicurezza lede diritti fondamentali".