Denuncia Vigili del fuoco, siamo eroi ma senza assicurazione

Denuncia Vigili del fuoco, siamo eroi ma senza assicurazione

Denuncia Vigili del fuoco, siamo eroi ma senza assicurazione


28 aprile 2019, ore 17:00

Il lungo intervento di Luca Cipriani, capo squadra dei vigili del fuoco di Verona

"Non ne possiamo più di sentirci chiamare eroi ogni volta che arrivano le telecamere sulla scena dei disastri, delle calamità, poi tutto si spegne e nessuno risponde alle nostre richieste sul contratto, sullo stipendio, sulle tutele per la salute". E' la sintesi di un lungo intervento, che sta spopolando in rete in queste ore, di Luca Cipriani, un capo squadra dei vigili del fuoco di Verona, che in un colloquio con Repubblica ha spiegato che i pompieri non sono coperti dall'Inail ma da polizze private pagate con trattenute sullo stipendio e, in parte, dall'Opera nazionale vigili del fuoco. "Questo significa che non esistono statistiche su infortuni e malattie, e che ognuno di noi è lasciato solo davanti a una commissione che decide se e come risarcire, che non abbiamo il rimborso prime cure", ha detto Cipriani. "Se invece ci prendesse in carico l'Inail sarebbe tutta un'altra musica: il risarcimento sarebbe automatico e obbligatorio l'adeguamento strutturale delle sedi, costi diretti e indiretti che evidentemente lo Stato non vuole accollarsi. Ecco perché ci chiamano eroi, ma poi dicono no alle nostre istanze. La nostra non è nemmeno classificata come categoria di lavoro usurante". Per quanto riguarda lo stipendio, invece, Cipriani spiega che "Un pompiere porta a casa a fine mese da un minimo di 1400 euro a un massimo di 1600 (di cui il 30% legato a voci variabili). Per un termine di paragone un vigile del fuoco francese guadagna fino a 500 euro in più, mentre un poliziotto italiano 300 euro in più".