Violata concorrenza con acquisizione Instagram e WhatsApp, l’Authority Usa e 48 stati fanno causa a Facebook
10 dicembre 2020, ore 15:22 , agg. alle 15:49
Il social network è accusato di una posizione dominante. I giganti del digitale sono più che mai nel mirino delle autorità americane, oltre a Facebook, infatti la Federal Trade Commission sta valutando la posizione di Google e Amazon
I giganti di Internet finiscono nel mirino dell’autorità per la concorrenza degli Stati Uniti per la loro posizione dominate sul mercato. Dopo Alphabet, la società cui fa capo Google, ora si è aperto un secondo fronte, la Federal Trade Commission sta avviando un procedimento civile contro Facebook perché starebbe abusando della sua posizione dominante per eliminare i potenziali concorrenti ed è pronta a portare in tribunale la società di Mark Zuckerberg per fare in modo che venda WhatsApp e Instagram, questo per creare un ambiente che stimoli la concorrenza. Assieme alla Ftc, anche 48 Stati americani portano avanti una battaglia identica. E presto potrebbe finire nelle mire dell’autority anche Amazon.
Il primo fronte
Cominciamo con ordine. Il primo fronte che si è aperto di questa che si preannuncia una battaglia lunga contro i giganti del web è stato aperto in ottobre, quando il Dipartimento di Giustizia ha attaccato Alphabet, la società cui fa capo Google, accusandola di utilizzare tattiche sleali per dominare sui mercati della ricerca di informazioni e pubblicità su Internet.
Le indagini dell’FTC
Adesso è la volta di Facebook. Dopo un anno di indagini, la FTC, che condivide con il Dipartimento di Giustizia la responsabilità di preservare le condizioni per la libera concorrenza nel mercato statunitense, ha sferrato il suo attacco e si appresta a coordinare un’offensiva assieme a 48 degli Stati Usa. Questi, assistiti dal procuratore di New York, Letitia James, stanno cercando di portare avanti procedimenti paralleli per fermare quello che al momento sembra essere il monopolio del gigante dei social network soprattutto nel mercato della condivisione video negli smartphone.
La posizione di Facebook
Era stata la Federal Trade Commission ad Facebook ad autorizzare l’acquisto di Instagram nel 2012 da parte di Facebook per un miliardo di dollari, e successivamente WhatsApp nel 2014, valutata 19 miliardi di dollari. “Instagram e WhatsApp sono diventati gli straordinari prodotti che sono perché Facebook ha investito miliardi di dollari, competenze e anni di innovazione per sviluppare nuove funzionalità e migliori esperienze per i milioni di persone che amano questi social" fanno sapere i legali di Mark Zuckerberg, accusando l’Autorità per la concorrenza americana di non menzionare nella sua denuncia che lei stessa ha autorizzato queste acquisizioni anni fa. Facebook sostiene che le leggi antitrust esistono per proteggere i consumatori ma anche per promuovere l'innovazione e non per punire le aziende di successo.
Il terzo fronte dell’Autority
Ma c’è un terzo fronte che si potrebbe aprire contro i colossi di Internet, infatti oltre a Google e a Facebook, presto l’Autority per la concorrenza Usa potrebbe far finire nel mirino anche Amazon. L'azienda di Jeff Bezos è sospettata, tra l'altro, di utilizzare le informazioni raccolte sugli acquisti da parte dei propri clienti di prodotti venduti da terzi sulla propria piattaforma, per competere con loro con la vendita dei propri prodotti sotto etichetta “Amazon”.