Violenza di gruppo a Palermo, minorenne confessa ma il gip lo scarcera. Ricorso della procura

Violenza di gruppo a Palermo, minorenne confessa ma il gip lo scarcera. Ricorso della procura

Violenza di gruppo a Palermo, minorenne confessa ma il gip lo scarcera. Ricorso della procura   Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


21 agosto 2023, ore 12:07 , agg. alle 12:21

Ha confessato di aver partecipato alla violenza di gruppo ai danni di una 19enne avvenuta il 7 luglio, a Palermo. Scarcerato dal gip, la procura dei minorenni annuncia il ricorso

“C’ero anche io quella notte”, ha confessato sabato uno dei ragazzi – che al tempo dei fatti era minorenne - accusati di aver violentato una diciannovenne nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorso sul lungomare del Foro Italico, a Palermo. L’atteggiamento collaborativo del giovane ha portato alla sua scarcerazione: adesso si trova in comunità. La procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna ha annunciato ricorso contro il provvedimento del gip: le prove in mano agli inquirenti lascerebbero pochi dubbi circa la presenza dell’allora minorenne sul luogo della violenza. Secondo i pm deve stare in carcere. Un video trovato dai carabinieri in uno dei cellulari degli arrestati, inoltre, mostrerebbe la brutalità del giovane, che, tra i sette indagati, risulterebbe essere stato tra i più violenti.

Iniziato l’interrogatorio davanti al gip

Questa mattina è iniziato davanti al gip del capoluogo siciliano l’interrogatorio degli ultimi tre dei sette ragazzi coinvolti, tutti maggiorenni: le indagini avevano inizialmente portato all’identificazione di quattro responsabili, mentre nei giorni scorsi sono stati individuati e arrestati gli altri complici. Nel corso di una conversazione captata in caserma dai Carabinieri due dei ragazzi arrestati, Samuele La Grassa ed Elio Arnao, discutevano della necessità di nascondere i telefoni, uno dei quali sarebbe stato sotterrato. “Poi me lo scrivi su WhatsApp dove lo hai messo”, avrebbe detto La Grassa ad Arnao, che avrebbe replicato: “Cosa il telefono? Neanche in una pianta è… Era in un magazzino pure in punto sotto terra. Lo sappiamo soltanto io e Francesco. Te l’ho detto, devi sempre avere qualcosa nascosta”.

Le immagini che incastrano i ragazzi

Davanti al gip di Palermo i tre dovranno spiegare quanto accaduto poco più di mese fa. A incastrare i sette, oltre alla denuncia della vittima e i referti dei medici dell’ospedale, ci sono le immagini di alcune telecamere di sorveglianza: le riprese hanno catturato il tragitto dalla Vucciria, dove il gruppo aveva trascorso la serata, fino al cantiere abbandonato dove sarebbe avvenuto lo “stupro di massa” (così descritto da uno dei giovani coinvolti).


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