22 aprile 2023, ore 12:00
In manette è finito un cittadino egiziano, incensurato e in Italia con regolare permesso di soggiorno
Il viaggio sul treno regionale trasformato in un incubo per la giovane di 21 anni, immobilizzata tra sedile e finestrino, costretta a subire l’orrore della violenza sessuale in pieno giorno. E’ accaduto lo scorso 5 aprile e oggi la Polizia di Stato ha comunicato di aver arrestato il presunto violentatore, un 36enne egiziano, regolare sul territorio nazionale. Ad incastrarlo l'analisi delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti a bordo treno e nelle stazioni interessate dal transito dell'uomo, oltre che l'analisi del traffico delle celle telefoniche. Ora è stato trasferito nel carcere di San Vittore in attesa della convalida del fermo.
L’ABUSO SUL TRENO
Una violenza consumata sul treno frequentato ogni giorno da studenti e pendolari, in pieno giorno. L'uomo, dapprima si era mostrato cordiale e disponibile, fornendo alla ragazza informazioni e indicazioni sui treni da prendere, ma all'improvviso, approfittando dell'assenza di altri passeggeri nel frattempo scesi alle rispettive fermate, l'aveva aggredita, costringendola a subire atti sessuali, nonostante la sua resistenza. “Mi ha afferrata e tirta verso di sé facendomi stendere con la forza sui sedili, mi ha immobilizzata, stretta tra il finestrino e un sedile” ha raccontato la vittima a Corriere Bergamo. Il vagone, però, non era completamente vuoto, lei stessa aveva spiegato che c’era un giovane sui 30 anni, che probabilmente aveva assistito alla scena iniziale quindi era andato via. “Ha pensato di lavarsene le mani. E ha la coscienza sporca tanto quanto il mio aggressore” le parole della 21enne.
L’INDAGINE
La caccia all’uomo è terminata dopo una ventina di giorni. Le indagini sono state condotte in maniera congiunta dai poliziotti del compartimento polizia ferroviaria Lombardia e della sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra Mobile di Milano, attraverso l'analisi delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti a bordo treno e nelle stazioni interessate dal transito dell'uomo, oltre che dall'analisi del traffico di celle telefoniche. Il 36enne, dopo essere stato accompagnato in Questura, è stato arrestato in virtù dell'ordinanda emessa dal gip milanese e, al termine degli atti di rito, condotto al carcere di San Vittore in attesa della convalida.