08 ottobre 2018, ore 19:27 , agg. alle 19:39
Nel 2013, quando prese il controllo del sito dell'agenzia spaziale, il ragazzo residente in provincia di Brescia aveva solo vent'anni
Era ventenne quando nel 2013 bucò il sito della Nasa, sostituendo la home page con quella della sua crew. Cinque anni dopo gli investigatori della Polizia Postale hanno bussato alla sua porta e l'hanno trovato seduto davanti a quegli stessi pc da dove aveva lanciato l'attacco. L'hacker che ha violato il sito dell'agenzia spaziale statunitense è un ragazzo disoccupato di Salò, in provincia di Brescia. Oggi ha 25 anni e il suo nome, insieme a quello di altre cinque persone, è finito sul registro degli indagati della procura: dovranno rispondere delle accuse di accesso abusivo e danneggiamento a sistema informatico.
"Sono soggetti molto abili, anche se giovani - ha detto il capo della polizia postale Nunzia Ciardi - Sono state indagini molto complesse anche perché, per indagare in maniera efficace, bisogna non solo essere preparati e sempre aggiornati ma è anche necessario seguire ogni piccolo tassello fino a ricostruire l'intero mosaico". Nel 2013 il ragazzo, conosciuto nella comunità degli hacker con il nickname di "M1ndfr34ks", riuscì a bucare le difese di ben otto domini collegati al sito della Nasa, fino ad arrivare a quello principale. Come? Sfruttando una falla, una vulnerabilità della libreria del sito e forzando il database. A quel punto, come amministratore del sito, cambiò la homepage con quella del suo gruppo, "Master italian hacker team", una comunità già nota per aver realizzato diversi attacchi a siti istituzionali.