Vladimir Putin alla nazione,"siamo giustamente orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, andrà tutto bene"
31 dicembre 2024, ore 17:30
Non menziona direttamente il conflitto con gli ucraini, ma ai militari dice siamo orgogliosi del vostro coraggio, siete veri eroi
Il conflitto con l’Ucraina mai menzionato
Putin non ha menzionato esplicitamente il conflitto in Ucraina che dura da quasi tre anni e si è concentrato sui desideri per l'anno prossimo. "Cari amici, tra poco sarà inaugurato il 2025, completando il primo quarto del Ventunesimo secolo", ha detto Putin nel discorso televisivo, aggiungendo che gli ultimi 25 anni hanno spianato la strada a "ulteriori sviluppi". Ha anche elogiato i soldati russi, come già fatto nei suoi precedenti discorsi di Capodanno da quando ha iniziato l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022. "In questa vigilia di Capodanno, i pensieri, le speranze di parenti e amici, milioni di persone in tutta la Russia sono insieme ai nostri combattenti e comandanti", ha detto Putin.
Lo sguardo al futuro
"Ora, sulla soglia di un nuovo anno, stiamo pensando al futuro. Siamo sicuri che andrà tutto bene. Andremo avanti". Il discorso di Putin viene pronunciato in un momento cruciale nel conflitto, con la Russia che avanza costantemente sul campo di battaglia e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che promette un rapido cessate il fuoco una volta entrato in carica. Putin è stato nominato presidente ad interim alla vigilia di Capodanno del 1999, quando il predecessore Boris Eltsin si è dimesso inaspettatamente e si è scusato per i disordini post-sovietici del Paese in un discorso che sbalordì i russi. Il discorso di Capodanno trasmesso in televisione - che continua una tradizione iniziata dal leader sovietico Leonid Brezhnev - è un punto fermo delle feste in Russia e viene seguito in milioni di famiglie. Va in onda sulla Tv di Stato poco prima di mezzanotte in ciascuno degli 11 fusi orari della Russia, dove sta circolando sui social un reel che vede un babbo natale che parla inglese abbattuto da un missile russo, manovrato da un militare, con un babbo natale russo che dice non vogliamo stranieri nei nostri cieli. Poi partono gli auguri al popolo russo.