Vladimir Putin parla alla Nazione e all'Occidente. "Fa rischiare una guerra nucleare"
29 febbraio 2024, ore 13:00
Nel suo annuale discorso al Parlamento, il presidente russo punta il dito contro l'Occidente, assicurando che le truppe russe non lasceranno l'Ucraina e che il popolo è unito
Se i Paesi della Nato dovessero inviare truppe in Ucraina le conseguenze saranno tragiche, più che in passato. Ad assicurarlo è Vladimir Putin nel suo annuale discorso alla Nazione, indirizzato alla Russia ma anche all'Occidente. "Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori" spiega il presidente, pur precisando che è una "sciocchezza" dire che Mosca voglia attaccare l'Europa. Piuttosto è l'Occidente che "cerca di trascinare la Russia in una corsa agli armamenti che la logori", senza pensare che quello che sta escogitando "porta alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e all'annientamento della civiltà". Quanto alle armi, il Cremlino starebbe completando i test del missile da crociera a propulsione nucleare "Burevestnik" e del missile sottomarino potenzialmente armabile con testate nucleari "Poseidon". Affermazioni non confermabili in maniera indipendente.
"LA QUINTA ECONOMIA AL MONDO"
Rivolgendosi alle Camere unite del Parlamento, Putin ribadisce che l'Occidente colonialista cerca di indebolire e contenere lo sviluppo della Russia, che resta invece "la quinta" economia del mondo e che "nel prossimo futuro diventerà una delle quattro maggiori potenze economiche del mondo". Secondo il presidente russo, il tentativo di dividere il Paese è fallito, anche rispetto alla guerra in Ucraina, perchè "tutto il Paese sostiene i soldati russi impegnati nell'operazione militare" a Kiev. Operazione che andrà avanti, perchè, assicura Putin in conclusione del suo discorso, le truppe russe non si ritireranno mai e otterranno la vittoria.EUROCAMERA, RESPONSABILE DELLA MORTE DI NAVALNY
Proprio mentre vengono pronunciate queste parole, l'Eurocamera vota invece una risoluzione secondo cui Vladimir Putin ha personalmente la responsabilità penale e politica per la morte di Alexei Navalny. Un testo approvato con 506 voti a favore, 9 contrari e 32 astenuti, ma che sottolinea come il popolo russo non debba essere confuso con il "regime guerrafondaio, autocratico e cleptocratico del Cremlino".