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Con Luisa Carnello e Martino Migli

Volley, mondiali femminili, ct Mazzanti carica le azzurre

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Niente più calcoli, con Giappone e Serbia dovremo studiare, i nipponici potranno contare sul pubblico di casa

"Giappone e Serbia sono due squadre che non affrontiamo dalla Volleyball Nations League. Rispetto a quelle partite, inoltre, hanno cambiato diverse cose. Dovremo studiarle con attenzione". Lunedi' e martedi', nella final six del Mondiale femminile di pallavolo, riparte l'avventura dell'Italia. Il ct Davide Mazzanti sa che i nove successi consecutivi fanno morale, ma ora si ricomincia da zero. "Dopo Turchia, Cina, Russia e Stati Uniti continuera' il nostro percorso contro quasi tutte le migliori formazioni al mondo - aggiunge - Il Giappone potra' contare sul pubblico di casa, mentre per la Serbia basta ricordare il titolo europeo 2017 e la medaglia d'Argento a Rio 2016". L'Italia ha viaggiato a bordo dello "Shinkansen" (il treno capace di superare i 400 km/h) per trasferirsi da Osaka a Nagoya. Qui avra' due giorni per concentrarsi sui prossimi impegni. In questa stagione le azzurre hanno affrontato il Giappone gia' tre volte: due amichevoli con una vittoria per parte e nella VNL, quando la squadra nipponica prevalse a Hong Kong. Nel 2018 una, invece, la sfida con le campionesse europee della Serbia, battute a Rotterdam. "Sono due squadre dalle caratteristiche molto diverse - ha aggiunto Mazzanti - Dovremo essere capaci di adattarci al gioco del Giappone, mentre la pallavolo delle serbe e' molto piu' fisica: utilizzano meno le combinazioni e puntano maggiormente sulle qualita' tecniche degli attaccanti.


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