Volontario italiano ucciso a colpi di pistola in Messico
13 luglio 2021, ore 12:32
La vittima si spostava da anni tra l'Italia e il centro America per seguire progetti di cooperazione
Si chiamava Michele Colosio, quarantadue anni, originario della provincia di Brescia. Da anni faceva la spola tra l'Italia e il Messico per seguire progetti di cooperazione. Intorno alle dieci di sera di domenica, l'alba in Italia, Colosio è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola che lo hanno ucciso per le strade di San Cristobal de Las Casas, nel sud del Messico. Tutte le ipotesi sono ancora aperte per ricostruire la dinamica di quanto accaduto, mentre si attende il rientro della salma in Italia.
La testimonianza della madre
"Non meritava di fare questa fine, era andato là solo per fare del bene". A dichiararlo è la madre della vittima, Daniela Stanga, intenzionata a recuperare personalmente la salma del figlio in centro America. "Era uscito di casa per fare delle compere in un negozio poco distante, quando qualcuno gli si è avvicinato e lo ha aggredito a colpi di pistola". Questo il racconto della madre secondo quanto le è stato riferito.
La vittima
Originario di Borgosatollo, in provincia di Brescia, la vittima aveva quarantadue anni e nel capoluogo lombardo viveva insieme alla madre. Ex tecnico di radiologia agli Spedali civili, da circa dieci anni si muoveva tra l'Italia e il Messico per seguire progetti di cooperazione. La Casa di accoglienza 'Raiz del Viento' di San Cristobal de Las Casas, nello Stato messicano di Chiapas, ha annunciato che è in programma una veglia in ricordo della vittima, che sarebbe morta "in seguito a un'aggressione, una delle tante che si verificano quotidianamente nella 'Città Magica' di San Cristobal". Si sottolinea come la località veda la presenza di diversi gruppi armati che "agiscono grazie alla complicità di tutti i governi e alla corruzione di tutte le forze di polizia".