Vorrei dirti tante cose ma se ti bacio faccio prima: Giornata Mondiale di uno strumento di comunicazione che ci fa sentire bene
Vorrei dirti tante cose ma se ti bacio faccio prima: Giornata Mondiale di uno strumento di comunicazione che ci fa sentire bene
06 luglio 2022, ore 08:00
Diverso di paese in paese, il bacio è molto più di un gesto. Tra reazioni chimiche e psicologiche, ecco l'origine di una manifestazione che fa bene anche alla salute
Dall’infermiera e il marinaio simbolo della fine della Seconda Guerra Mondiale al celebre dipinto di Klimt, dalle piazze in cui viene usato come forma di protesta alla scena finale di Nuovo Cinema Paradiso, da quello tra Brežnev e Erich Honecker allem dediche di Catullo alla sua Lesbia, il bacio racconta da sempre tanto di noi. Della nostra società, dei nostri bisogni, delle nostre conquiste. Un vero e proprio strumento di comunicazione, di cui oggi si celebra la Giornata Mondiale.
ALLE ORIGINI DELL’INTERNATIONAL KISSING DAY
La ricorrenza nasce nel 1990 in Gran Bretagna. La data originaria era il 13 aprile, in ricordo dell’allora bacio più lungo della storia, quello scattato tra una coppia thailandese. Successivamente però, furono proprio i due innamorati a battere il loro stesso record, baciandosi per ben 58 ore: era il 6 luglio.FA BENE ALLA SALUTE
Perchè dedicare al bacio addirittura una giornata mondiale? Innanzitutto, perché fa bene alla salute. Si stima, infatti, che attraverso un bacio di soli 10 secondi siamo in grado di scambiarci circa 80 milioni di batteri di 700 ceppi diversi che abitano la nostra saliva: così, secondo i ricercatori della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research, daremmo un boost alle nostre difese immunitarie. In questo modo, inoltre, riusciremmo a capire se il corredo genetico del partner si abbina bene al nostro, in un retaggio primordiale utile alla sopravvivenza della specie. Attraverso un bacio poi, attiviamo ben 35 muscoli facciali e 112 muscoli posturali, una vera e propria ginnastica antirughe. Ma non solo: i baci sono in grado di ridurre ansia e stress, abbassando i livelli di cortisolo e aumentando quelli di ossitocina, l’ormone dell’amore. Ecco perché dopo aver passato un po’ di tempo con la persona che amiamo sprigioniamo benessere, è chimica!GLI ITALIANI TRA I POPOLI CHE BACIANO DI PIÙ
Si stima che in una vita si diano circa centomila baci. Ma non in tutto il mondo questo gesto ha lo stesso significato e la stessa frequenza. Secondo una recente indagine, italiani e francesi sono i popoli di maggiori baciatori, schioccandone in media 7 al giorno. Quanto alle tipologie poi, cambiano in base alla zona del mondo: in Francia, per esempio, agli amici si dà un numero di bise diverso, da 2 a 4, in base alla regione di appartenenza. In Austria resiste addirittura l’elegante baciamano. Proverbiale il bacio eschimese: un dolce sfregarsi il naso rigorosamente ad occhi chiusi. E l’elenco sarebbe ancora lunghissimo, utile per prendere spunto.
IL RITORNO AL CONTATTO DOPO LA PANDEMIA
L’abbiamo capito, baciarsi non solo attiva una serie di reazioni biologiche e psicologiche, ma ha anche un altissimo valore simbolico e sociale, in grado di accenderci o calmarci, come nel caso del famoso “bacio sulla bua”. Ecco perché è una delle manifestazioni che ci è mancata di più nel periodo pandemico. E allora, in questo 6 luglio, torniamo a prenderci questo spazio di libertà. Torniamo a unirci e a comunicare. Perché se è vero che i drammi del nostro tempo, come ben sapevano gli autori del Novecento, sono legati alla difficoltà di farsi comprendere, all'incomunicabilità, chissà che a volte non basti solo un bacio. Perchè, come scrisse Pablo Neruda, “In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto.”