Voto storico in Islanda, in parlamento ci saranno più donne che uomini, è la prima volta in Europa
Voto storico in Islanda, in parlamento ci saranno più donne che uomini, è la prima volta in Europa
26 settembre 2021, ore 16:17
La presenza di donne in parlamento non aveva mai raggiunto e superato il 50% in nessun paese d'Europa: la piccola Islanda fa da apripista. Proprio nel giorno in cui Angela Merkel saluta la politica tedesca ed europea
UN SEGNALE AL MONDO
Dalla piccola, vulcanica, civile Islanda arriva una svolta storica, un segnale che può propagarsi anche in altri paesi. Al parlamento di Reykjavik ci saranno più donne che uomini. E’ il risultato più appariscente delle elezioni legislative che si sono svolte nell’isola in mezzo all’Atlantico. E’ la prima volta che in Europa la rappresentanza femminile in un parlamento supera quella maschile. Fino ad oggi, il primato in questo ambito spettava alla Svezia con il 47% di donne parlamentari: di poco sotto la metà. Sui 63 seggi dell'assemblea nazionale, 33 saranno occupati da donne, ovvero il 52,3%. Stando a dati della Banca Mondiale, nessun altro paese in Europa ha mai prima superato nè raggiunto il 50% della presenza femminile in parlamento.
I COMPLIMENTI DELL'ITALIA
La storica affermazione femminile nelle elezioni islandesi arriva proprio nel giorno in cui lascia la scena la donna che più ha inciso sulla politica europea negli ultimi venti anni: la Germania saluta Angela Merkel e attende i risultati delle elezioni che disegneranno il nuovo equilibrio politico tedesco. Nel frattempo è arrivato il commento di una donna politica italiana, la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Questo il suo tweet: “Il nuovo Parlamento d'#Islanda ha, per la prima volta in Europa, una maggioranza femminile. La qualità della democrazia si misura anche dalla capacità di rendere le donne protagoniste della vita politica. Buon lavoro, che questa elezione sia di sprone per tutta l'Europa"
IL DATO POLITICO
Il dato ha fatto passare in secondo piano il fatto che il governo di coalizione ( che mette insieme destra e sinistra) ha ottenuto la maggioranza. I risultati non esaltanti del Verdi alle elezioni legislative fanno uscire indebolita la premier Katrín Jakobsdóttir dalle elezioni legislative che sembrano comunque destinate a confermare il governo di grande coalizione da lei finora guidato che in questi anni ha garantito all'Islanda una certa stabilità dopo un decennio di crisi politica. Con circa il 75% dei voti scrutinati, la coalizione tra i Verdi di sinistra, il Partito dell'indipendenza, conservatore, e quello Progressista, di centro destra, ha aumentato la sua maggioranza, passando da 33 a 37 seggi. Ma i Verdi hanno preso solo 8 seggi, tre i meno rispetto al 2017, cosa che getta un'ombra sul futuro di Jakobsdóttir come primo ministro.