Washington, il gasdotto Nord Stream 2 è morto e sepolto in fondo al mare
09 marzo 2022, ore 11:30
Biden alza il tiro “basta petrolio e gas dalla Russia” e Londra lo segue, mentre secondo i media giapponesi anche Tokyo sta studiando una misura analoga. Attesa per il QT di Draghi alla Camera
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, indossando una cravatta con i colori ucraini, ha annunciato un ordine esecutivo che vieta l'import in Usa di petrolio, gas e carbone russi, oltre a nuovi investimenti americani diretti o indiretti nel settore energetico di quel Paese, mentre tutte le major si sono già ritirate (ultima la Shell). Poche ore dopo è stata la sottosegretaria agli Esteri americana, Victoria Nuland, in un'audizione al Senato a rilasciare dichiarazioni lapidarie sul controverso gasdotto Nord Stream 2 tra Russia e Germania, preso di mira dalle sanzioni di Berlino e Washington dopo l'invasione russa dell'Ucraina. La Casa Bianca non è riuscita a ottenere il sostegno dei leader di Arabia Saudita ed Emirati per ottenere più petrolio e abbassare i prezzi dell'oro nero; il principe Bin Salman e lo sceicco emiratino Al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden in queste settimane, lo riferisce il Wall Street Journal
USA, IL GASDOTTO NORD STREAM 2 E' MORTO
"Penso che il Nord Stream 2 sia ormai morto", "è un grosso pezzo di metallo in fondo al mare, e non credo che possa essere resuscitato", ha detto la sottosegretaria agli Esteri americana, Victoria Nuland.
OCCIDENTE VS RUSSIA, OCCHIO PER OCCHIO
Lontano dal campo di battaglia si è scatenata la guerra dell'energia: il presidente americano Joe Biden ha annunciato lo stop delle importazioni di greggio e russo, e Londra sulla stessa linea si impegna a ridurre a zero le sue forniture di gas e petrolio dalla Russia già entro la fine del 2022. Il vicepremier russo Aleksandr Novak ha avvertito "In caso di un embargo petrolifero abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1", chiudendo così i rubinetti all'Europa. Alla minaccia ha replicato il vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, secondo il quale "se Putin taglia la consegna di fonti energetiche, la Germania è preparata". Ma è proprio questo lo scenario più temuto da molti Paesi europei, in primis Italia.
DRAGHI AL QT RISPONDE SU UCRAINA, PNRR, EFFETTO SANZIONI ED ENERGIA
Oggi alla camera dei deputati il premier Mario Draghi parlerà anche delle iniziative volte a porre in sicurezza gli approvvigionamenti energetici, nella prospettiva di una politica energetica organica e differenziata, che tenga in considerazione anche il cosiddetto “nucleare pulito”. E ancora sulle iniziative in relazione all'aumento del costo dell'energia e dei prodotti agroalimentari, nonché per una strategia che assicuri in maniera strutturale l'approvvigionamento delle materie prime. Il Presidente del Consiglio a partire dalle 15, risponde nel corso del Question time alle interrogazioni sulle iniziative di solidarietà e la gestione dell'accoglienza in relazione alla crisi umanitaria conseguente al conflitto in Ucraina (Serracchiani - Pd); sulle iniziative per garantire l'accesso ai servizi essenziali ai profughi ucraini presenti sul territorio nazionale.
CINA CONTRO USA PER BANDO A IMPORT PETROLIO RUSSO
La Cina "si oppone con forza alle sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian sul blocco all'import di petrolio e gas russo annunciato dal presidente Usa Joe Biden in risposta all'invasione voluta da Mosca dell'Ucraina. "Provocherà solo serie difficoltà all'economia e alle persone, e aggraverà divisioni e confronto", ha aggiunto Zhao nel briefing quotidiano, ricordando che "Cina e Russia hanno sempre mantenuto buone relazioni di cooperazione energetica e continueranno a farlo anche su giacimenti di petrolio e gas, nel rispetto reciproco".