Zanotti ai pm, venduto ad Al Qaeda dal tassista abusivo
06 aprile 2019, ore 15:00
L'imprenditore bresciano rapito in Siria è rientrato nelle scorse ore in Italia
Voleva fare affari con i denari antichi, acquistarli per poi rivenderli in Europa. E invece Sergio Zanotti si è ritrovato a sua volta venduto dal suo tassista abusivo ai miliziani di Al Qaeda che l'hanno narcotizzato e portato in una casupola nella zona di Aleppo. In tre anni gli hanno cambiato prigione una decina di volte, sempre rimanendo in Siria, ma che comunque è stato trattato "abbastanza bene". Tuttavia l'imprenditore di 59 anni e' provato dall'esperienza, le catene i suoi aguzzini le hanno messe solo per i due video diffusi dai rapitori, ma l'uomo ha aggiunto che quando si è visto per la prima volta allo specchio dopo tre anni ha fatto fatica a riconoscersi "sembro invecchiato di 15 anni" ha detto Zanotti. La sua audizione davanti al procuratore aggiunto Francesco Caporale e' durata circa tre ore in una caserma del Ros a Roma. La sua liberazione, e' rientrato ieri in Italia, è un successo della nostra intelligence ha sottolineato il premier Conte, ai servizi italiani sono andati i complimenti del Capo dello Stato Mattarella.