Zucchero a RTL 102.5: «Ho incontrato il blues da bambino. Questa musica non mi ha mai abbandonato»
Zucchero a RTL 102.5: «Ho incontrato il blues da bambino. Questa musica non mi ha mai abbandonato»
23 ottobre 2023, ore 17:30
RTL 102.5 è la radio ufficiale del film documentario “Zucchero - Sugar Fornaciari”. il 23, 24 e 25 ottobre solo al cinema.
Zucchero è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Matteo Campese e La Zac. Durante "The Flight", l'artista ha presentato in diretta in radiovisione "Zucchero - Sugar Fornaciari" il film documentario sulla sua vita e carriera. RTL 102.5 è la radio ufficiale del docufilm, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma ed è ora disponibile al cinema dal 23 ottobre al 25 ottobre.
Ospite di RTL 102.5, Zucchero racconta: «L'avevo visto in fase di montaggio, e solo qualche giorno fa finito alla Festa del Cinema di Roma. Mi sono emozionato perché so benissimo quello che ho fatto nella mia vita, ma vederlo tutto insieme fa effetto. Fin dall'inizio non volevo un docufilm autocelebrativo; qui c'è una buona parte di Adelmo, non solo Zucchero». Diretto da Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano e prodotto da K+ Film in collaborazione con Adler Entertainment e Ela Film, "Zucchero - Sugar Fornaciari" offre uno sguardo sulla straordinaria carriera dell'artista. «Girare questo docufilm è stato più facile del previsto. Zucchero ha una grande privacy e non si esprime sui social. Avevamo tanto materiale per raccontarlo, si è aperto con noi. Avevamo sessanta ore di girato e novanta ore di archivi. Lo abbiamo seguito con una troupe dall'aprile 2022 nel suo tour mondiale, e abbiamo dovuto accorpare tutta questa mole di lavoro. Abbiamo raccontato alti e bassi di carriera e di vita. Il risultato è molto sincero, e restituisce la persona umana che è Zucchero», racconta a RTL 102.5 la regista Valentina Zanella.
Grazie alle immagini provenienti dagli archivi personali di Zucchero e al racconto sia dello stesso artista che dei suoi colleghi e amici, tra cui Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici, questo docufilm si trasforma in un ritratto completo dell'artista. «Ci sono le testimonianze di tanti amici. Sono stati troppo generosi, lo dico senza falsa modestia. Non me lo aspettavo, evidentemente mi conoscono nell'intimo più di quanto credessi. Brian May, Bono, Sting. Da Baggio a De Gregori, che ha colpito nel segno e mi ha fatto emozionare. Poi c'è Bocelli e molti altri. C'è Salmo, un nuovo amico, una persona con un background musicale importante».
Dalla profonda provincia emiliana al World Wild Tour, il film documentario racconta lo straordinario viaggio di uno dei più grandi artisti del nostro tempo. «Molto spazio è dedicato agli inizi, quando sono stato sradicato dal paesino della bassa Emilia, Roncocesi. Per motivi di lavoro, i miei si sono trasferiti ed ho sofferto questo sradicamento dai paesani, da mia nonna Diamante, dai compagni, ma soprattutto da quel piccolo mondo che Guareschi racconta in Don Camillo e Peppone», racconta Zucchero. «In quegli anni iniziava ad arrivare il blues e l'R&B di Otis Redding e Aretha Franklin. C'era un bar dove gli altri giocavano a carte e biliardo e io andavo lì ad ascoltare il jukebox. Aspettavo che qualcuno mettesse cinquanta lire e io gli dicevo, ‘Senti questa canzone’ così la sentivo anche io. Il primo disco che ho sentito di Wilson Pickett è stato alla fiera di San Biagio il 3 settembre a Roncocesi. Fin da bambino, quando incontrai il blues, questa musica non mi ha mai abbandonato. Come dice Joe Cocker, il blues non si insegna e non si impara, o ce l'hai o non ce l'hai. L'ho scelta io, ma ci deve essere un motivo».
Nel corso dell’intervista a RTL 102.5, Zucchero ha parlato anche della nuova scena musicale italiana. «Oggi ci sono molti giovani preparati, Blanco non mi dispiace come scrive; mi piace molto anche Marracash. Ho lavorato con Mahmood, che secondo me ha una duttilità vocale e un modo di esprimersi molto originale. Lui potrebbe cantare il soul e il gospel alla grande. Sull'ambito musicale cerco di essere obiettivo, non vado a simpatie. Tutte le etichette non servono, in ogni genere c'è la buona musica e la cattiva musica».
Nel docufilm c'è anche uno spezzone dell'esibizione di Zucchero al concerto tributo a Freddie Mercury a Wembley. «Brian May mi chiamò mentre ero ritirato su una casetta di legno sul mare. Mi disse: 'Sono Brian', e io: 'Brian chi?' 'Brian May'. Si era innamorato di ‘Oro incenso & birra’, che conteneva 'Senza una donna' con Paul Young. Si era innamorato del disco ma non avevamo mai fatto nulla insieme, mai neanche parlato. In quel concerto io ero piccolo come un canarino in mezzo alle aquile. Aveva sentito qualcosa in me», conclude.
IL NUOVO TOUR
Dopo il suo ultimo tour che ha attraversato l'Italia e il mondo, con oltre 1 milione di spettatori e due indimenticabili concerti all'Arena Campovolo di Reggio Emilia, di fronte ad una folla di 60 mila spettatori, Zucchero si prepara a un nuovo capitolo nel 2024 con "Overdose D'Amore World Tour".
Le date degli stadi italiani:
- 27 giugno presso lo Stadio Dall’Ara di Bologna.
- 30 giugno presso lo Stadio Franco Scoglio di Messina.
- 4 luglio presso lo Stadio San Siro di Milano.