La Viola, una riflessione su ciò che mangiamo
24 ottobre 2017, ore 18:24
Possono i batteri degli animali se resistenti trasferirsi a noi?
Moltissime e sempre più frequenti sono le malattie del benessere legate ad un'alimentazione ricca di carne e derivati e povera di frutta e verdura, tutto questo a discapito degli animali e del sistema sanitario sempre più provato dall'alto costo delle cure che paghiamo tutti noi contribuenti per diabete,obesità e malattie cardiovascolari, prevenibili il più delle volte attuando uno stile di vita sano e seguendo una dieta a base vegetale.
Antibiotici e allevamenti intensi, possono essere una minaccia per la salute pubblica? Possono i batteri degli animali se resistenti trasferirsi a noi? La risposta è sì! Il 70% degli antibiotici prodotti nel mondo finisce negli allevamenti intensivi! In quelli avicoli, per esempio. Analisi commissionate dall’Unione Europea, hanno trovato elevate percentuali di batteri resistenti, batteri che ritroviamo nel piatto perché le linee di macellazione non proteggono integralmente dalla contaminazione. Animali portati al limite delle proprie possibilità in nome della produzione e del guadagno; per farlo è necessario usare grandi quantitativi di antibiotici.
Le altissime densità a cui gli animali sono ammassati nei capannoni, le cattive condizioni ambientali e la selezione genetica, sono una violenza alla natura che crea animali destinati a soffrire fin dalla nascita, rendono necessario l’uso sistematico di antibiotici negli allevamenti intensivi. Concludo con una frase di un poeta, nonché illustre letterato Dr. Samuel Johnson: “ chi non bada a ciò che mangia, difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa”.
Le altissime densità a cui gli animali sono ammassati nei capannoni, le cattive condizioni ambientali e la selezione genetica, sono una violenza alla natura che crea animali destinati a soffrire fin dalla nascita, rendono necessario l’uso sistematico di antibiotici negli allevamenti intensivi. Concludo con una frase di un poeta, nonché illustre letterato Dr. Samuel Johnson: “ chi non bada a ciò che mangia, difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa”.