Annuncio di lavoro sessista, multa di 10mila euro all’azienda che chiedeva foto in costume da bagno alle candidate

Annuncio di lavoro sessista, multa di 10mila euro all’azienda che chiedeva foto in costume da bagno alle candidate

Annuncio di lavoro sessista, multa di 10mila euro all’azienda che chiedeva foto in costume da bagno alle candidate


La vicenda dell'azienda napoletana che aveva pubblicato un annuncio di lavoro sessista si è conclusa con una multa di 10.000 comminata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro

A.A.A. cercasi receptionist di bella presenza, solare, che parli inglese fluentemente. Età massima: 30 anni. Automunita. 24 ore a settimana di lavoro per 500 euro al mese.
Fin qui tutto normale, no? Qualche candidata disponibile tra voi lettrici?
Si richiederà l’invio di una foto a figura intera in costume da bagno o similare”.
Ancora qualcuna disponibile?

Senza quest’ultima frase non sarebbe scoppiata la polemica ha coinvolto l’azienda di Napoli, specializzata in vigilanza privata e accoglienza in strutture, responsabile dell’annuncio. Da due giorni sui social l’offerta di lavoro viene ricondivisa con l’accusa di sessismo, tanto da arrivare all’Ispettorato nazionale del lavoro che è intervenuto questa mattina con una multa da 10.000 euro.


La vicenda

"Martedì 25 gennaio – ha comunicato l’INL - una società di Napoli ha pubblicato sul web un annuncio di ricerca di personale rivolto esclusivamente a candidate di sesso femminile, contenente la richiesta di bella presenza e l'invio di una foto a figura intera" in costume da bagno o similare.

Della segnalazione ufficiale all’annuncio all’Ispettorato Nazionale del lavoro se ne è occupato direttamente, nella giornata di ieri, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando. Nelle ore successive alla pubblicazione, l’azienda, fiutando il crescere della polemica, aveva provato a modificare o a eliminare l’annuncio su varie piattaforme specializzate. Un’azione disperata arrivata quando già molti utenti avevano realizzato vari screenshot, diffondendoli in rete. Una volta ricevuta l’indicazione dal ministero, è stato il Direttore dell’INL in persona ad attivare l’Ufficio di Napoli che è subito intervenuto per la rimozione dell’annuncio da tutti i siti web.

Gli ispettori del lavoro hanno comminato una sanzione amministrativa, come previsto in casi di violazione del divieto di discriminazione nell’accesso al lavoro (art. 27 del D. Lgs. 198 del 2006 - Codice delle pari opportunità), pari a 10.000 euro. Qualora la multa dovesse essere pagata immediatamente, l’importo verrebbe ridotto di un terzo.

Tra le polemiche emerse in relazione all’annuncio, anche quelle riguardanti il compenso proposto: si lavora dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 17 un giorno sì e uno no, per 500 euro al mese, troppo poco secondo alcuni commentatori sui social .


Le reazioni all’annuncio

La pubblicazione dell’annuncio incriminato, oltre a indispettire gran parte degli utenti in rete, ha indignato anche buona parte del mondo politico locale e nazionale.

Chiara Marciani, assessore al Lavoro del Comune di Napoli ha dichiarato: "Vogliono una foto in costume da bagno? Ma che annuncio assurdo, non è adatto, sono scandalosi ma lo sono sotto tanti punti di vista, a partire dalla ricerca di una donna con meno di 30 anni e dello stipendio che è assurdamente poco adatto all'impegno e all'attività che si richiede". "Resta il problema del sessismo – continua l’assessore – sono tante le norme che aiutano le donne nella ricerca di occupazione, lavoriamo sulle dimissioni in bianco, sulla donna incinta costretta al licenziamento. Ci sono annunci assurdi e anche tanti temi seri su cui lavorare, soprattutto in una città come Napoli che ha occupazione molto bassa delle donne. Questi annunci non aiutano. Lavoriamo sempre su parità femminile e parità salariale".



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