28 gennaio 2025, ore 17:15
Claudia Chessa si sarebbe lanciata dal balcone di un albergo vicino a La Valletta per scappare dal compagno che era diventato violento dopo una serata in discoteca e l'abuso di stupefacenti. questo è quanto emerge dai racconti del padre della ragazza.
Claudia Chessa è volata dal quarto piano di un hotel a Malta nella notte tra mercoledì e giovedì scorso. Questa mattina è stato il padre a riportare la versione della figlia sull’incidente, ancora ricoverata al Policlinico a La Valletta: «Non mi sono buttata, stavo scappando dall'aggressione del mio fidanzato e l'unica via d'uscita era buttarmi dal balcone» avrebbe detto la giovane al papà. "Mia figlia non è una pazza, non si è lanciata dal balcone per un semplice litigio, è stata picchiata e ha cercato di scappare per salvarsi" ha aggiunto.
I FATTI
18 anni, di Arzachena, un paese nel nord Sardegna, la vittima era con Alessio Lupo, il compagno, un compaesano di 28 anni. Erano in vacanza a Saint Julian’s, non lontano dalla capitale dell’isola. Avevano trascorso una serata in discoteca con gli amici, poi il rientro in albergo. A quanto si apprende da alcuni testimoni, i ragazzi avrebbero avuto un diverbio accesso, poi la caduta e un tonfo secco. Claudia è precipitata per 12 metri circa, le sue condizioni sono apparse subito molto serie ai soccorritori, anche se un tendone ha attutito il volo e probabilmente le ha salvato la vita.
RAPPORTO TOSSICO
Il 28enne è stato interrogato dalla polizia e ascoltato in Tribunale. Ne è emerso che durante la serata dell’incidente aveva fatto uso di stupefacenti, e per questo è stato multato dalle autorità, ma è stato lasciato libero di rientrare in Italia. Alessio viene descritto da chi lo conosce come un ragazzo fragile, soggetto a cambi di umore repentini. La ragazza era a Malta da novembre. Si era trasferita per studiare l'inglese. A quanto pare, erano stati i genitore della vittima a convincerla ad allontanarsi da casa, perché preoccupati dal rapporto tossico con il fidanzato. Alessio l’avrebbe raggiunta per trascorrere qualche giorno assieme.
LE INDAGINI
Al momento, comunque, non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella di un gesto volontario o di una caduta accidentale per uso di droga. Non è neanche chiaro se la giovane, attualmente ricoverata nell’ospedale dell’isola dove domani sarà sottoposta ad un intervento alla schiena, abbia intenzione di sporgere denuncia contro il suo accompagnatore. Le forze dell’ordine italiane sono state informate anche se non sono coinvolte direttamente nelle indagini. Il padre della ragazza, Silvano Chessa, militare della Marina, ha invece preso contatto con le autorità consolari italiane a Malta. Gli investigatori maltesi, per ora, non hanno rilasciato comunicazioni ufficiali.
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