Carburanti: i prezzi medi tornano a salire, benzina a 1,8 euro al litro
09 gennaio 2025, ore 13:00
Si attende la decisione del governo che potrebbe aumentare le accise sul diesel
Il nuovo anno non comincia bene per gli automobilisti che, negli ultimi giorni, stanno assistendo a un netto rincaro di diesel e benzina. Le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa si alzano per gli effetti degli aumenti dettati dagli operatori, nonostante le quotazioni internazionali risultino sostanzialmente stabili.
Gli aumenti
Le stime a cui facciamo riferimento sono state elaborate da Quotidiano Energia, sulla base dei dati dell’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle ore 8:00 dell’8 gennaio. Il prezzo medio della benzina praticato in modalità self è 1,791 euro/litro (1,786 il dato del 7 gennaio), con le compagnie tra 1,784 e 1,813 euro/litro (no logo 1,775). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,693 euro/litro (rispetto a 1,689), con i diversi marchi tra 1,683 e 1,718 euro/litro (no logo 1,679).
Per quanto riguarda il servito, la benzina presenta un prezzo medio praticato è 1,931 euro/litro (1,926 la rilevazione del 7 gennaio), con gli impianti colorati che propongono prezzi tra 1,869 e 2,017 euro/litro (no logo 1,833). La media del diesel servito è 1,833 euro/litro (contro 1,828), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,771 e 1,922 euro/litro (no logo 1,736). I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,742 e 0,762 euro/litro (no logo 0,732). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,444 a 1,505 euro/kg (no logo 1,457)
Comparando questi dati con quelli rilevati alla fine del 2024, emerge un aumento di circa 3 centesimi al litro.
Le proteste dei consumatori
I rincari non sono stati accolti con favore dalle associazioni dei consumatori. Il Codacons, commentando i rialzi dei carburanti, ha parlato di “Aumenti del tutto ingiustificati che non trovano spiegazione nell’andamento delle quotazioni petrolifere”.
Rispetto a fine 2024 – spiega associazione – il petrolio registra una leggera salita, con le quotazioni del Brent cresciute del 4% rispetto ai valori di fine dicembre, e prezzi del tutto sotto controllo lontani dai record raggiunti negli anni passati. A fronte di tale sostanziale stabilità delle quotazioni, si registra invece un sensibile rialzo dei listini alla pompa, con un aumento di 3 centesimi al litro in pochi giorni che equivalgono ad una maggiore spesa sui rifornimenti pari a +1,5 euro a pieno, +36 euro ad automobilista su base annua. Senza contare ovviamente gli effetti indiretti legati ai maggiori costi di trasporto per le merci che viaggiano su gomma e che rappresentano l'88% dei prodotti venduti in Italia.
A contribuire all'aumento così significativo sono gli obblighi previsti dall’Ue per quanto riguarda le quote di miscelazione annuale dei biocarburanti: l’extra-costo che ne deriva, spiega il Codacons, rischia di essere interamente scaricato sui consumatori finali.