17 luglio 2019, ore 21:00
Il primo ministro disponibile a riferire in aula, Salvini invece no: “Non intervengo su fantasie”. Intanto sull’autonomia è lite 5S-Lega
Alla fine sarà il premier Giuseppe Conte a intervenire sul caso Lega-Russia in Parlamento, il 24 luglio al Senato. Matteo Salvini invece contrattacca così: 'Non riferisco sulla fantasia. C'è un'inchiesta aperta da mesi, la chiudano'. Il Pd però continua a incalzare il vicepremier. Intanto altri due fronti dividono la maggioranza, il voto per la presidenza della Commissione europea e soprattutto la questione Autonomia. 'C'è non solo un tema di tenuta di governo, perché l'Autonomia è nel contratto e per la Lega senza l'Autonomia non c'è il governo. Ma c'è anche il rispetto del voto dei cittadini lombardi e veneti: abbiamo il dovere di dare ai cittadini risposte a questa legittima istanza e di portare a casa questo risultato', dice il capogruppo della Lega alla Camera Molinari, in Aula alla Camera, alla ministra M5s Barbara Lezzi che rispondeva ad una sua interrogazione. Mentre è stata alta tensione alla Camera per le parole del Dem Andrea Romano, che avrebbe contestato la presidente 5s della Commissione Giustizia, Francesca Businarolo, poiché incinta, lui ha smentito ma è stata bagarre in aula, e il vicepremier Luigi di Maio ha attaccato molto duramente il Partito Democratico: “Il Pd è sessista, è il peggio dell’Italia”.